L'ANALISI
10 Settembre 2015 - 03:00
Quella che fu la "cittadella sacra,, per secoli divenne poi un infernale mondo di reietti: in quattro antichi conventi, poi adibiti a caserme, vivono centinaia di persone nella più abbietta coabitazione. Né igiene, né civiltà esistono per tanti esseri condannati senza appello dalla più disumana burocrazia
Quella che era considerata nel Rinascimento come la «cittadella sacra» di Cremona e che comprendeva numerosissimi conventi, tutti di grande interesse artistico, divenne poi nel periodo della drammatica decadenza subentrata alle occupazioni straniere ed alle tragiche pestilenze de! XVII secolo, una zona semispopolata.
L'avvento di Giuseppe II d'Austria, secondo il piano di secolarizzazione di tutti gli Ordini monastici, valse a confiscare tutte le proprietà religiose, mettendo al bando i frati e le suore da tutti i conventi che vennero trasformati in caserma o magazzini militari,
che là dove pregarono monaci e suore, oggi c'è l'inferno della più nera disperazione.... in una caserma ci sono sei gabinetti per duecento persone ed altrettanti rubinetti per lavarsi, avremo dato l'idea dello stato di abbandono in cui sono lasciati cittadini cremonesi nati tali.
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L’iniziativa si inserisce nel programma del Cremona Summer Festival
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