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1 maggio 1951

Come sorse la festa del Primo Maggio

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

01 Maggio 2020 - 07:00

Come sorse la festa del Primo Maggio

Due Congressi internazionali operai erano riuniti a Parigi il 14 luglio 1889.
Oltre che con l'esposizione mondiale, la Francia intendeva con tali manifestazioni, solennizzare il centenario della caduta della Bastiglia.
I due Congressi avevano lo stesso scopo: l’affermazione della necessità di una legge per la limitazione della giornata lavorativa di 8 ore.

Oggi la richiesta appare di poca importanza, perchè ormai raggiunta in quasi tutti i paesi industriali ed in alcuni anche superata. Ma allora essa era fieramente avversata come di impossibile attuazione, poiché la giornata normale di lavoro era generalmente di 10 ore.
D'altra parte i fautori della rivolta violenta, gli eterni aspiranti all'insurrezione, combattevano la riforma perchè destinata a provare come, anche nell'attuale ordinamento, i lavoratori potessero migliorare le proprie condizioni, venendo in tal modo a paralizzarne lo spirito rivoluzionario. Così diceva l'italiano «Merlino» in uno dei due Congressi.
In contrapposto il «Sozialdemokrat» (l'organo dei socialisti tedeschi profughi a Londra), scagliandosi contro i baroni dell'industria vestfalico-renana, scriveva: «Per il moderno proletariato il fissare un limite alla giornata di lavoro ha almeno la stessa importanza della richiesta della borghesia del secolo scorso di abolire il privilegio dell'esenzione dalle imposte della classe feudale».

Perchè due congressi? Il risultato era dovuto alla fiera avversione tra i vari partiti socialisti francesi, che si raggruppavano da un lato attorno ai «possibilisti», dall'altro attorno ai «marxisti». Ciascuna delle due tendenze avevano convocato un congresso mondiale dei lavoratori. Ed i tentativi fatti prima e durante le riunioni per l'unificazione si infransero contro l'intransigente avversione regnante fra le due correnti.
I possibilisti avevano riunito 606 delegati, dei quali 524 francesi ed 82 esteri; i marxisti 351 delegati dei quali 178 esteri.
Gli inglesi parteciparono con uguale numero ai due congressi e così i pochi americani.
Tra la delegazione inglese al congresso possibilista figurava la Social Democratic Federation, che contava poco in Inghilterra, ma che sollevò aspre polemiche da parte dei socialisti tedeschi rifugiatisi a Londra capeggiati da E. Bernstein.

L'Italia era rappresentata da Andrea Costa e da Amilcare Cipriani per i socialisti, da Merlino per gli anarchici.
Ma la caratteristica del Congresso marxista fu la comparsa di 87 delegati tedeschi.
Dopo quasi vent'anni dalla guerra del 1870 un corpo ufficiale tedesco si recava in Francia. La stampa francese non mancò di mettere in rilievo come questi tedeschi avessero sempre protestato contro la guerra e contro la falsificazione del telegramma di Ems da parte di Bismark, falsificazione che determinò lo scoppio delle ostilità. Liebknekt e Bebel dovettero per parecchio tempo essere accompagnati giornalmente dal carcere al parlamento a causa della loro attitudine contraria alla guerra ed ancora nel 1889 dovevano muoversi entro i limiti delle leggi eccezionali contro i socialisti.

Fu proprio Liebknekt, il quale col francese Vaillant presiedette il congresso, a lanciare la proposta di una manifestazione mondiale del 1° maggio per la fissazione per legge della giornata lavorativa di otto ore. Identica proposta fu presentata all'altro congresso ed approvata all'unanimità.

Per arrivare a questo risultato occorsero otto giorni di discussioni accanite, perchè i rappresentanti della tendenza insurrezionale disturbavano continuamente i lavori del congresso.

Da quel momento si può dire fossero tracciate le due vie del movimento operaio. Da un lato coloro che tendevano alle trasformazioni concrete delle condizioni di lavoro, dall'altro quelli che puntavano sugli istinti insurrezionisti; da un lato chi voleva servirsi dell'azione politica, anche intransigente, per sempre maggiori conquiste da parte delle masse, secondo le varie condizioni storiche, dall'altro chi aspirava a sconvolgere gli ordinamenti esistenti per sostituirli con piani prestabiliti più o meno arbitrariamente.

Il 1° maggio, col progredire del tempo, perdette il primitivo significato. I congressi successivi a quello del 14 luglio 1889 accentuarono il fatto del collegamento fra operai francesi ed operai tedeschi, per rappresentare una forza politica internazionale in opposizione a qualsiasi tentativo di guerra. Tale concezione sempre più radicatasi, quanto maggiore era lo sviluppo dell'organizzazione dei lavoratori nei vari paesi, fu poi stroncata dopo l'assassinio di Giovanni Jaurès, il quale tesseva le fila concrete di questa politica, susseguito dallo scoppio della prima guerra mondiale del 1914.

Romeo Soldi

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