Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

29 settembre 1954

Bastò lasciare aperta una finestra perché la casa non fosse più stregata

La scienza alle prese con il mistero spiritico

Annalisa Araldi

Email:

aaraldi@publia.it

29 Settembre 2018 - 07:00

Bastò lasciare aperta una finestra perché la casa non fosse più stregata

Da alcuni anni a questa parte non passa giorno che nelle varie regioni del mondo non vengano registrate delle manifestazioni soprannaturali, talvolta così impressionanti, da mettere in subbuglio interi paesi, che ignorati talvolta perfino dalle carte geografiche, vengono improvvisamente alla ribalta della più clamorosa attualità.

Il record di questi fenomeni inesplicabili è detenuto dall'Inghilterra, dove pare che si diano appuntamento da parecchi secoli specialmente nei castelli del Sussex e del Suffolk, tutta una coorte di fantasmi.

Ma oggi purtroppo le manifestazioni soprannaturali ed i convegni più o meno chiassosi degli spiriti, non sono più un esclusivo privilegio dei manieri inglesi; a quel che pare, essi si ripetono in tutto il mondo con un crescendo impressionante, perfino nel nostro paese.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, lo scetticismo di coloro che attribuiscono tutte queste diavolerie a scherzi di cattivo genere ed a trucchi di burloni e di perditempo, deve cedere di fronte al reale manifestarsi, senza possibilità di mistificazioni, di questi fenomeni provocati da misteriose forze soprannaturali ed occulte.  

E' di questi giorni un pauroso succedersi di impressionanti fenomeni, nel tranquillo e ridente paesino di Maiano, in provincia di Udine. Dal 2 settembre, nella officina di un certo Arturo Riva, meccanico, i motocicli e le biciclette addossate al muro in attesa di essere riparate, hanno cominciato a girare improvvisamente nel locale, come se fossero telecomandate, per abbattersi poco dopo fragorosamente sul pavimento, sotto gli occhi atterriti del meccanico Riva. A questo, altri stranissimi fenomeni sono seguiti. Centinaia di testimoni, accorsi anche dai paesi vicini, hanno assistito per parecchi giorni nell' « officina stregata », allo scoppio fragoroso di parecchi copertoni appesi al muro, senza alcuna causa che potesse averlo provocato; al sollevarsi di sgabelli fino all'altezza di due metri, per ricadere al suolo sconquassati, all'improvviso scoppio di bottiglie vuote e ridotte in frantumi minutissimi; allo sprigionarsi di fiammate dal suolo. Scene insomma da giudizio universale, circoscritto, per fortuna, alla limitata zona di una modesta officina meccanica.  

I carabinieri del luogo, il parroco, e centinaia di testimoni, hanno assistito, allibiti ed impotenti, al prodursi di questi impressionanti fenomeni, che dai più vengono attribuiti ad opera diabolica.

Nel nostro paese, questi  « fatti nuovi e singolari », turbano e sconvolgono addirittura, la pacifica vita di coloro che non sono assuefatti a considerarli da un punto di vista scientifico, se pur misterioso, e una specie di incubo collettivo grava per lungo tempo là, dove i fenomeni soprannaturali si sono manifestati. E ciò perché l'Italia, rispetto ad altri paesi, è si può dire alle prime armi, nella « lotta contro gli spettri ».  In Inghilterra, in America, in Francia, in Germania ed in molti altri Stati, si sono costituite da parecchi anni, delle «Brigate Speciali di Cacciatori degli Spiriti! ».  Tutti questi investigatori danno prova di una grande circospezione quando si tratta di divulgare  i risultati delle loro ricerche, in generale essi si uniformano alle dichiarazioni del famoso cacciatore di fantasmi Harry Price, morto nel 1847, il quale a conclusione dei suoi annosi studi, affermava: « E' innegabile che in certe circostanze si producono fenomeni inesplicabili. Ma durante quarant'anni di ricerche, non ho mai potuto trovare delle prove scientifiche della realtà degli spettri».  

Talvolta un fenomeno fisico può generare un'allucinazione collettiva.  

Nel Sommerset, Harry Price, sentì parlare di una pulsazione gigantesca, simile al battito d'ali di un gigantesco uccello da preda, che terrorizzava tutti gli abitanti di un vasto fabbricato. Questo aveva finito con l'essere abbandonato, ed era restato completamente  vuoto. Prince localizzò il rumore in questione: esso proveniva da un finestrone dai vetri infranti.  Se il finestrone restava aperto, il rumore cessava. Non essendovi vento di sorta, a cui attribuire lo strano fenomeno acustico, esso restò inesplicabile. Ma bastò lasciare il finestrone costantemente aperto perché il fabbricato perdesse a poco a poco la sui sinistra reputazione di « casa stregata »; e tutti gli inquilini, uno alla volta, tornarono, ad abitarvi. Altra volta, in un piccolo villaggio del Shropshire, i vicini di una casa vuota, erano fortemente impressionati per una strana musica, proveniente — essi affermavano — da un'arpa invisibile.  Anche questa volta il bravo Harry Price, riuscì a spiegare il mistero. Le «note soprannaturali » si udivano invariabilmente, tutte le volte che suonavano le campane della chiesa. Nella casa abbandonata vi era un pianoforte: ogni rintocco di campana generava dei « treni d'onde acustiche », che per il fenomeno di risonanza ben noto ai fisici, mettevano in vibrazione alcune corde dello strumento, con delle pause dovute al movimento progressivo delle corde del piano.

Basta talvolta un nulla, perchè la casa si ritenga occupata dagli spiriti; e gli osservatori delle «Brigate contro gli spettri », combattono spesso delle lotte epiche contro i «falsi testimoni» disponendo squadre di assistenti al di fuori dei luoghi incriminati, allo scopo d'impedire qualsiasi manovra dall'esterno.

E' stata creata tutta una tecnica, per scoprire gli spettri, veri o falsi. Nelle sue grandi linee, la panoplia del cacciatore di fantasmi moderno si compone di scarpe felpate, nastri d'acciaio, chiodi muniti d'anello, sigilli di piombo e di cera, nastro adesivo campanelli elettrici, macchine fotografiche, proiettori elettrici, raggi infrarossi, pellicole ultrasensibili funzionanti nella più completa oscurità, polvere di grafite per rilevare le impronte digitali.

La prima operazione consiste nell'apporre i suggelli alle porte e alle finestre, ed a tutte le uscite segrete possibili, come caminetti, doppi tramezzi ecc. Dopo aver disposto in molti punti del fabbricato delle suonerie segrete, e particolarmente dietro le « porte » che hanno fama di aprirsi da se stesse, si riuniscono tutti gli abitanti in un'unica stanza, e in silenzio si attende che si producano i fenomeni denunciati.

A Brighton la «Brigata Speciale Antifantasmi» di Ted Henry si munì anche di radar. Disponendo le loro antenne in diverse sale del grande castello appartenente a Dudley Gamble  Jones, gli osservatori si dislocarono nei vari punti strategici. Dopo una successione di scricchiolii e di un aprirsi e chiudersi rumoroso di porte e di finestre, si udirono contro le pareti dei colpi sordi e prolungati. Il radar registrò varie gravi perturbazioni, ma nessuna suoneria entrò in funzione. Tutti i fili stesi attraverso i corridoi furono trovati intatti, e così i sigilli ed i nastri adesivi.

Quando in tali condizioni, e malgrado tutte le precauzioni prese per sventare qualsiasi trucco, le manifestazioni soprannaturali vengono effettivamente constatate, non c'è più luogo ad alcun dubbio!

Ma l'affare più controllato e autentico di questo primo mezzo secolo, e di cui tutto il mondo ha ripetuto i particolari per oltre 17 anni, è quello del famoso castello di Borley, « la casa più stregata di Inghilterra ». Borley si trova nel Suffolk a un centinaio di chilometri da Londra.

Il martedì 11 giugno del 1929 Harry Price ricevette una telefonata dal Daily Mirror, che lo informava di un impressionante susseguirsi di manifestazioni spiritiche nella casa del pastore Smith. La casa degli Smith, costruita nel 1865, sorgeva presso le rovine di un presbiterio medioevale.

La campana dell'entrata, senza apparente ragione, si metteva a suonare durante la notte; poi le chiavi cadevano dalle loro serrature, e si ascoltavano tutte le notti dei passi smorzati lungo il corridoio. Nel giardino, il « Viale della monaca », era regolarmente attraversato da un'alta figura nera, nella quale si pretendeva ravvisare quella di una religiosa francese, Mary Laure, che era stata rapita, sedotta e poi abbandonata nel 1667 da un certo Henry Waldegrave. Per punizione la suora era stata murata viva nel recinto del castello.

Price esaminò i luoghi centimetro per centimetro appose i suggelli a tutte le uscite, dispose le sue varie trappole elettriche, e dopo aver riunito tutta la famiglia in una stanza, attese la notte. Ad una certa ora il suo segretario gli afferrò il braccio e gli indicò una forma oscura che risaliva lentamente il «Viale della Monaca ». Il fantasma si dileguò di lì a poco, ma nello stesso istante un mattone fu lanciato contro un vetro e cadde ai piedi degli investigatori. Poco dopo, dal primo piano, fu lanciato contro di essi un antico candeliere rosso ed una palla di naftalina; poi un pezzo di sapone, che mandò in frantumi una brocca. Si assicurava che un'antica diligenza fantasma traversava regolarmente il giardino. Price udì suonare la campana senza che alcuno la toccasse. Poi risuonarono dei forti colpi sui muri, e vari oggetti si misero in movimento sotto i suoi occhi. Tutti i suoi dispositivi elettrici entrarono in funzione senza nessuna ragione apparente. Price decise allora di preparare un'azione in grande stile. Attraverso il « Times » reclutò 50 collaboratori fra professori, medici, ingegneri, diplomatici, ecclesiastici e scienziati, persuasi tutti che si trattava di una frode bene architettata.

M. Mark Herr Pease fu chiuso solo in una stanza; il dott. E. M. Joad vide apparire sotto i suoi occhi delle iscrizioni che venivano tracciate a matita sopra un muro da una mano invisibile. Tutte le chiavi scomparvero, e del vino rosso fu trasformato in inchiostro, mentre una mano nera appariva a James Ballantyne, sulla rampa della scala. In seguito cento professori dell'Università di Cambridge furono convocati ed attestarono la loro totale confusione, di fronte ai fenomeni, accertati senza possibilità di trucchi o di mistificazioni.

Il 27 febbraio del 1939 il nuovo proprietario di Borley W. H. Gregson disponeva in colonna alcuni libri, allorché una lampada a petrolio si rovesciò da sola e provocò un incendio che distrusse completamente il castello.

Fu solo nel 1943 che poterono essere iniziati degli scavi nelle mine e si scoprì una zona molto vasta più fredda di 18 gradi delle altre vicine. Fu scoperto un mascellare umano e le parti parietali e temporali di un cranio. Lo stato dei denti permise di concluderei che la persona in questione era morta verso il 1667. Nel maggio del 1945 il Pastore Henning seppellì i resti presunti di Mary Lairre nel cimitero di Liston. Dopo d'allora ogni manifestazione soprannaturale è cessata nel maniero maledetto. Nello spazio di 17 anni, tutte le risorse della tecnica moderna di investigazione, erano state esperimentate pei scoprire il mistero della « casa più stregata d'Inghilterra », ma esse erano servite solo a dimostrare la impotenza dell'uomo di fronte agli indecifrabili enigmi della natura!

T. De Robertis

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Prossimi Eventi

Mediagallery

Prossimi EventiScopri tutti gli eventi