L'ANALISI
FORMAZIONE LA ROSSIGNOL
19 Settembre 2014 - 15:55
Due musicisti de La Rossigno e al centro Carlo Alberto Carutti
CREMONA - In questi giorni, nella Sala Manfredini del Museo Civico Ala Ponzone, la formazione La Rossignol di Domenico Baronio sta effettuando le registrazioni per la produzione di un cd dal titolo 'Flos Campi' che sarà edito dalla Casa Terzo Millennio di Roma.
La particolarità sta nel fatto che i brani vengono eseguiti anche con l'impiego di alcuni strumenti della collezione 'Le Stanze per la musica di Carlo Alberto Carutti'. La distribuzione del cd è prevista per il prossimo mese di dicembre. Si tratta di una scelta non casuale.
La Collezione di strumenti storici di Carlo Alberto Carutti, ospitata nelle sale settecentesche del piano nobile di Palazzo Affaitati, infatti una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti che la costituiscono. La collezione ripercorre quattro secoli di liuteria ed è formata da oltre sessanta strumenti alcuni dei quali appartenuti a noti collezionisti, musicisti ed esponenti dell’aristocrazia. Oltre ad interessanti esemplari di violini, viole, viole d’amore, pochettes e ghironde, sono presenti una cinquantina di strumenti a corde pizzicate fra cui chitarre, english-guitars, mandolini e liuti, costruiti dai principali artigiani europei attivi nei secoli XVII, XVIII e XIX. Il CD del gruppo La Rossignol, che si si occupa professionalmente di musica e di danza del Rinascimento italiano, contribuirà a fare ulteriormente conoscere questa importante collezione del Museo Civico Ala Ponzone.
Particolarmente soddisfatto Carlo Alberto Carutti che ha assistito ad una parte della registrazione, e che tiene molto al fatto che i suoi strumenti rimangano “vivi”, utilizzati per esibizioni musicali, meglio ancora se da parte di giovani. “Tra la fine del XVI e la prima parte del XVII secolo, Cremona fu l'avanguardia dello sperimentalismo musicale. Decenni intensi in cui avvenne la sintesi di tutto quel passato e di tutto quel presente elevandolo all'immortalità della perfezione, tanto che contribuì in modo determinante a chiudere un'epoca e ad aprirne un'altra”, è scritto nella presentazione di questo nuovo cd che così prosegue: “Cremona e il suo territorio, la cui attività culturale era già notevole al tempo in cui il veronese Marci Antonii Ingignerii divenne Maestro di Cappella del Duomo, diede i natali e ospitò illustri compositori, quali Claudio Monteverdi, Tarquinio Merula, Costanzo Porta, Florentio Maschera, Niccolò Corradini, solo per citare i più noti. Stabilì anche fecondi rapporti con altri centri di sperimentazione, soprattutto con Mantova, Ferrara e Firenze: così si svilupparono i canoni fondamentali del madrigale e del melodramma e si lasciò alle spalle, con la “seconda pratica, overo perfettione della moderna musica”, l'astratto ideale di bellezza musicale, fondato su presunti fondamenti pitagorico-matematici, in grado di suscitare gli affetti dell’animo umano.
Il percorso musicale di questa incisione non si pone alcun obiettivo esaustivo, ma si basa su esempi concreti, eseguiti con stili e strumenti d’epoca, alcuni dei quali provenienti dalla preziosa collezione di strumenti a pizzico di Carlo Alberto Carutti che, per qualità, rarità, fruibilità e stato di conservazione, rappresenta una delle più importanti raccolte storiche esistenti”.
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