L'ANALISI
12 Settembre 2022 - 10:54
Silvana Comaroli, Enrico Bombelli, Roberto Calderoli e Marzio Maracani
PALAZZO PIGNANO - Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e già ministro delle Riforme e della Semplificazione normativa nei governi Berlusconi, è stato ospite ieri nel Cremasco per rilanciare uno degli obiettivi storici del Carroccio: il federalismo. A meno di due settimane dal voto, ha partecipato al pranzo organizzato nel paese - feudo leghista - al Leon Rampante, ristorante pizzeria i cui titolari sono da sempre di fede Padana. Ad accoglierlo i vertici locali del partito, a cominciare dalla senatrice Silvana Comaroli e dalla deputata Claudia Gobbato. Con loro gli amministratori locali della Lega, tra cui quello di Palazzo Giuseppe Dossena e quello di Pandino Piergiacomo Bonaventi, Tiziano Filipponi, responsabile del Carroccio per il Cremasco e Lorella Pastori, segretario a Crema. Ospiti anche gli europarlamentari Marco Zanni e Isabella Tovaglieri.
Bermuda, sneakers e maglietta con il logo ‘Credo in Salvini’, Calderoli ha rilanciato il tema dell’autonomia della Lombardia. «Credo sia arrivato il momento giusto per realizzare finalmente il federalismo in Italia – ha esordito Calderoli –, parole d’ordine del nostro imminente raduno di Pontida, in programma domenica. Un punto che abbiamo cercato per tanti anni di portare a casa. Proprio a ottobre di quest’anno ricorrono cinque anni dal voto del referendum in Veneto e in Lombardia. Non si può più aspettare oltre. Io ho fatto un’esperienza di presidente della commissione dei sei a Bolzano per l’attuazione del loro statuto speciale, e verificato quante risorse restano a casa loro con l’autonomia speciale di cui è dotata la regione Trentino Alto Adige». Calderoli ne è convinto, questa opportunità farebbe della Lombardia la regione più ricca d’Europa. «Abbiamo davanti agli occhi quanto in Trentino Alto Adige gestiscano e spendano al meglio queste risorse. Altrettanto potremmo fare qui, sia come regione, sia come amministrazioni locali» ha proseguito il senatore.
Calderoli ha anche ricordato che tutta la coalizione di centrodestra ha condiviso il progetto leghista, compreso quello che – almeno stando ai sondaggi – sarà il partito di maggioranza relativa: Fratelli d’Italia. «All’interno dell’alleanza fortunatamente si è scritto un programma unitario, evitando quattro documenti separati. Un passo fondamentale per poter governare. L’autonomia e il federalismo sono al secondo punto, quindi ritengo che per tutti gli alleati, a partire da Fratelli d’Italia, questo tema rappresenti un obiettivo importante da perseguire. Evidentemente, sempre in tema di riforme, ci sarà bisogno di un bilanciamento. Personalmente, sono assolutamente favorevole all’introduzione di un sistema presidenziale come chiedono Giorgia Meloni e i suoi. Poi possiamo discuterne la formula e i poteri da affidare al Capo dello Stato. Ci sono diversi esempi in Europa: il modello semi presidenzialista francese oppure quello del cancellierato tedesco. Resta fermo il concetto dell’elezione diretta del Capo dello Stato, che mi trova d’accordo. Sono argomenti che dovranno ovviamente essere oggetto di un approfondimento in sede parlamentare».
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