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PIADENA DRIZZONA

Tre baby giornaliste sulle orme di Marco Bazzani

Assegnate le borse di studio dedicate al caposervizio de La Provincia prematuramente scomparso il 21 settembre 2019

La Provincia Redazione

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18 Giugno 2022 - 08:42

Tre baby giornaliste sulle orme di Marco Bazzani

Francesco Fabozzi, Davide Bazzani, Sara Galetti, Sofia Lebovitz, Rhanine Romaisae e Annunciata Camisani

PIADENA DRIZZONA - Primo premio, di 500 euro, a Sara Galetti di Torre de' Picenardi; secondo, di 300 euro, a Sofia Lebovitz di Torre; terzo, di 200 euro, a Rhanine Romaisae di Piadena Drizzona. Questo l’esito del concorso indetto dal Rotary Club Piadena Oglio Chiese per l’assegnazione delle borse di studio intitolate a Marco Bazzani, il giornalista caposervizio della redazione di Casalmaggiore scomparso improvvisamente il 21 settembre 2019 e tra i fondatori proprio del Rotary locale.

Il giornalista Marco Bazzani de La Provincia prematuramente scomparso nel settembre 2019


La cerimonia di premiazione si è svolta nella bella cornice del chiostro parrocchiale. Ad introdurre la scaletta è stato il prefetto del club rotariano Paolo Mauri. Il presidente Francesco Fabozzi ha poi riassunto i termini del concorso, rivolto agli alunni delle medie dell’Istituto comprensivo Gian Maria Sacchi: «Un grazie al dirigente scolastico Umberto Parolini e alle docenti che si sono messe a disposizione. Hanno partecipato in 13 tra ragazze e ragazzi, un buon numero. E un grazie a don Antonio Pezzetti per la disponibilità di questo spazio». Prima del concorso, sia a Piadena che a Torre hanno tenuto incontri preliminari sul giornalismo Andrea Setti e Fabio Guerreschi, giornalisti de La Provincia. Gli studenti e le studentesse erano invitati a cimentarsi con la stesura di un testo a impostazione giornalistica. Prima di procedere alle premiazioni, Vittoriano Zanolli, l’ex direttore de La Provincia, ha tracciato di Bazzani un ricordo affettuoso e commosso.

«Marco — ha esordito Zanolli — per me non è stato solo un collega di lavoro, ma molto di più. Il salto di qualità per lui è arrivato quando, dopo essere stato corrispondente non assunto dal 1989, diventò il braccio destro di Luciano Zignani, allora responsabile dei paesi. Purtroppo nel 1992 Zignani morì tragicamente e si presentò la necessità di sostituirlo. Marco aveva già dimostrato tutte le sue capacità e la scelta cadde su di lui. La caratteristica che l’ha sempre accompagnato è stata la riservatezza: non l’ho mai sentito parlare male di un collega. Da quel momento si impose perché era un grandissimo lavoratore. Ma poi aveva molte iniziative e iniziò a lanciare l’idea di aprire una redazione a Casalmaggiore, cosa che maturò nel 1997 con l’arrivo del direttore Enrico Pirondini, molto attento a queste zone. È stata un’avventura che ricordo con molto piacere, perché ci fu l’inaugurazione al teatro Comunale. All’epoca ero caporedattore. Venni nominato direttore nel 2008 e ricordo con commozione che Marco, al momento della fiducia, propose un applauso. Da lì è iniziato un rapporto ancora più stretto. Marco aveva una grande capacità di trovare notizie e di svilupparle».

Il pubblico presente alla cerimonia

Annunciata Camisani, la moglie di Marco, ha ringraziato Zanolli e il Rotary e ha ricordato gli esordi del marito con la carta stampata: «Alla fine degli anni ottanta, con il fratello e alcuni amici diede vita al periodico L’Appunto, in cui si parlava di temi di interesse locale ma non solo. Da lì iniziò a svilupparsi la sua grandissima passione per la scrittura». Al fratello Davide, infine, il compito di leggere le motivazioni dei premi. A proposito della vincitrice, «la giuria ha ritenuto l’elaborato come quello più rispondente ai parametri di un articolo giornalistico. L’autrice ha preso spunto da un fatto di cronaca e lo ha sviluppato cercando di prestare attenzione alla regola giornalistica del ‘chi, che cosa, dove, quando e perché’ per facilitare la comprensione al lettore con la descrizione circostanziata dell’accaduto. Altri aspetti significativi sono legati alla capacità di sintesi, alla coerenza testuale e alla capacità di sviluppo narrativo. Il testo proposto è di buon livello per la costruzione e per la resa espressiva». Il lavoro di Sofia Lebovitz è stato premiato perché, partendo dalla guerra in Ucraina, l’autrice sviluppa una riflessione sulla democrazia e i diritti dell’uomo. Il riconoscimento a Rhanine Romaisae premia il suo approfondimento della pari dignità tra uomo e donna. Al termine un momento conviviale a cura della Bottega del Gelato.

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