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ASST CREMONA

Approvato il nuovo POAS, Rossi: «Siamo nelle condizioni di diventare da subito un DEA di secondo livello»

Il direttore generale: «È un risultato importante. Significa che le proposte fatte a Regione Lombardia sono strategiche e congrue, tese a disegnare una sanità più efficace per questo territorio»

Daniele Duchi

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14 Giugno 2022 - 14:01

Approvato il nuovo POAS, Rossi: «Siamo nelle condizioni di diventare da subito un DEA di secondo livello»

CREMONA - Ieri è stata formalizzata l’approvazione del nuovo Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (POAS) dell’Asst di Cremona. «È un risultato importante - sottolinea il direttore generale Giuseppe Rossi –. Significa che le proposte fatte a Regione Lombardia sono strategiche e congrue, tese a disegnare una sanità più efficace per questo territorio». Le modifiche apportate al piano organizzativo e la posizione strategica di cui gode il presidio di Cremona «ci mettono in condizione di diventare da subito un Dea di secondo livello – aggiunge Rossi - indipendentemente dalla realizzazione del nuovo ospedale». L’integrazione tra cure sanitarie e sociosanitarie, tra ospedale e territorio, definisce la linea di organizzazione e sviluppo che guiderà l’Asst verso un nuovo assetto operativo.

 

RIORGANIZZAZIONE E POTENZIAMENTO

Tra gli obiettivi strategici figura l’ulteriore potenziamento dell’attività chirurgica specialistica, con l’avanzamento della struttura semplice dipartimentale di Chirurgia vascolare, ora divenuta struttura complessa. A ciò si aggiunge l’istituzione delle strutture complesse di Chirurgia toracica e di Neuroradiologia, prima in convenzione con Mantova, che ora saranno a tutti gli effetti organiche all’Asst di Cremona.

 

L’IMPORTANZA DELLA MEDICINA GENERALE

Tra le principali novità figura la gestione della Medicina di base – in precedenza affidata ad Ats Val Padana - punto di raccordo per impostare percorsi di cura, prevenzione e promozione della salute su scala territoriale.

 

PRESENZA SUL TERRITORIO

È già in corso l’attivazione di Ospedali e Case di Comunità, costruite su modelli organizzativi flessibili e integrate da équipe multiprofessionali, che comprendono operatori socio-sanitari e assistenti sociali. A ciò si aggiungono la telemedicina e la presenza di Infermieri di Famiglia e di Comunità, per l’assistenza e presa in carico domiciliare. La ridefinizione di alcune Unità Operative tra cui Ostetricia (che diventa aziendale) e Gastroenterologia (che sarà semplice) e dei coordinamenti punta ad integrare l’attività dei due poli ospedalieri di Cremona e Oglio Po, in un’ottica di sinergia aziendale.

 

OGLIO PO STRATEGICO

La riorganizzazione riconferma inoltre la centralità del presidio Oglio Po, che già oggi è ospedale per acuti; dopo l’upgrade della Rianimazione a struttura complessa, l’Oglio Po torna ad avere la copertura di tutte le strutture complesse, che lo qualificano a pieno titolo come DEA di primo livello.

 

CREMONA POLO DI RICERCA

La ricerca costituirà un tema d’interesse, cui sarà dedicata una specifica struttura finalizzata alla promozione, al sostegno e allo sviluppo delle attività di sperimentazione e innovazione biomedica e sanitaria condotta in seno all’Asst.

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