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Solarolo Rainerio

Storia e cultura locale, ecco la mostra permanente

Inaugurata nelle ex scuole elementari una ricchissima esposizione di documenti, fotografie e oggetti

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29 Dicembre 2013 - 19:04

Storia e cultura locale, ecco la mostra permanente

La presentazione della mostra

SOLAROLO RAINERIO — È davvero ricchissima di testimonianze del passato la ‘Mostra permanente delle testimonianze delle cultura del territorio’ inaugurata sabato pomeriggio poco dopo le 15 e 30 nelle ex scuole elementari. Si tratta di una versione rinnovata dell’allestimento aperto lo scorso anno, come ha ricordato il sindaco Clevio Demicheli: «Siamo alla seconda fase di questa iniziativa che ha finora riscosso un notevole interesse da parte di diverse scolaresche e tantissime persone. Ora dovremmo passare alla terza fase, perché abbiamo raccolto alcuni carri agricoli e attrezzature di una certa dimensione, in collaborazione con San Giovanni. Il problema è trovare il sito adatto dove posizionarli». 

Il primo cittadino ha poi ringraziato quanti hanno donato materiali e contribuito all’allestimento, «in modo del tutto volontario. Il costo di questa realizzazione è pari a zero e ci tengo a precisarlo», ha detto Demicheli, affiancato dal vicesindaco Dario Ruggeri e dall’assessore Germano Pini (presente anche il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e l’assessore alla Cultura e ai Servizi sociali di Casteldidone  Gianpietro Zaramella). 

La parola è poi passata al maestro Giampietro Ottolini: «Tra i criteri che non possono venire meno perché un allestimento non sia un semplice ammasso c’è sicuramente la classificazione delle fonti storiche. Abbiamo distinto le fonti visive, con una serie (davvero ampia, nda) di fotografie, individuali e di famiglia, con dipinti, disegni. Ci sono poi le fonti scritte, con documenti, atti notarili, pubblicazioni varie, le raccolte dell’Eco, di cui fui direttore responsabile, e le fonti materiali o reperti: tutti gli oggetti che vennero usati nella vita quotidiana e che poi furono dismessi. Non per questo, però, devono essere scartati». 

Ottolini ha aggiunto che è importante anche la conservazione delle testimonianze orali: «Con Egizia Capra stiamo raccogliendo, anche attraverso l’uso di interviste, i racconti di persone che si fanno interpreti di altre storie, parte viva della nostra comunità. Tutto ciò — ha concluso il maestro Ottolini — ha un valore formativo ed educativo». 

Concetto ribadito dal parroco don Mario Binotto: «Complimenti per questa realizzazione che documenta come la storia non sia stata fatta da chi è ritratto nei monumenti ma dai nostri nonni e i nostri padri, che hanno lavorato e si sono sacrificati duramente per noi». A seguire la benedizione e la visita dei vari ambienti: un vero tuffo nel passato.

La mostra è aperta mercoledì, venerdì e sabato dalle 16 alle 18 e 30.


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