L'ANALISI
16 Settembre 2025 - 21:33
Marian Papahagi, Maria Luisa Spaziani, Emanuele Bettini, Mario Luzi e Beatrice Tottossy
CREMONA - La Biblioteca Statale di Cremona ha recentemente pubblicato negli Annali un volume importante per la cultura locale: ‘Si scrive’, storia di una rivista di letteratura internazionale nata a Cremona. Emanuele Bettini, già noto negli ambienti culturali cremonesi per la sua attività di storico e diplomatico, ha diretto la pubblicazione per 15 anni. Ora ripropone il percorso letterario che ha coinvolto la città proiettandola nel contesto creativo internazionale. Appuntamento domani alle 16.30 nella sala Carini Dainotti della Biblioteca (palazzo Affaitati, via Ugolani Dati) alla presenza dell’autore. Ingresso libero.
Nella sua prefazione, la direttrice della Biblioteca Raffaella Barbierato precisa: «Questo nuovo volume degli Annali si propone di raccontare e valorizzare la storia di una rivista che, fin dalla sua nascita, ha rappresentato un unicum nel panorama culturale di Cremona e oltre. La rivista ‘Si scrive’, nata nel 1987, ha avuto il coraggio e la lungimiranza di proporsi come uno spazio di confronto e di dialogo tra le più diverse realtà letterarie, culturali e internazionali».
Davide Astori, docente universitario e membro del Pen Club italiano, entra nel merito: «Nella lettera d’intenti pubblicata sul primo numero, ricordata in incipit del testo dallo stesso Bettini, la rivista venne dichiarata come ‘lo spazio che apre al bisogno di scrittura, è la realtà di un sistema che spezza il cerchio illusorio della ritualità’. Una presa di posizione che così proseguiva: attraverso pagine che contraddistinguono il mito della certezza di presenze attive, ‘Si scrive’ è il tavolo di lavoro dove si legge, dove viene sudato il sangue che alimenta la forza creatrice nella ricerca dell’umano … una ragione in più per lottare e vincere pregiudizi a favore di quella conoscenza che volge la nostra poppa nel mattino, quel mattino che l’Ulisse di Dante sogna nella più completa audacia».
Gian Carlo Corada, già presidente della Provincia di Cremona che aveva sostenuto la pubblicazione, nella sua introduzione sostiene: «La rivista ‘Si scrive’ assunse, grazie anche ai legami di Emanuele Bettini con intellettuali di varie nazioni, una connotazione sempre più internazionale, pure nella formazione del comitato di redazione. La rivista divenne di proprietà della Provincia e nel 1995 raggiunse ben 510 pagine, accentuando sempre più la caratteristica ‘glocal’, come allora si cominciava a dire: globalizzazione e territorialità insieme. La raccolta degli scritti e degli articoli, vista oggi in un insieme organico, è obiettivamente ricca di pietre preziose: inediti e lettere manoscritte di intellettuali importanti, figure emerse magari successivamente come significative del ‘900». Francesco Cignoni ne ha curato i dettagli grafici. La pubblicazione comprende testi di alcune tra le voci più importanti della letteratura italiana e straniera tra cui Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Luciano Erba, Silvio Ramat, Roberto Sanesi, Giorgio Barberi Squarotti, Piero Bigongiari, Alberto Bevilacqua, Valerio Magrelli. Tra gli stranieri citiamo Karl Lubomirski, Tonko Maroević, Lina Kostenko, Oxana Pachlovska, Božidar Stanišić, Younis Tawfik, Tahar Ben Jelloun. Nutrita la presenza di autori locali quali Athos Montuori, Angelo Rescaglio, Elia Santoro, Luigi Reggiani, Claudio Toscani, Marina Grazioli, Roberto Fiorentini.
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