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LE CARTE RITROVATE

L’intellettuale appassionato

Due giorni di studio a Cremona e a Pavia per approfondire la figura di Fausto Ardigò (Ossolaro, 1911 - New York, 1944)

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

09 Ottobre 2024 - 17:07

L’intellettuale appassionato

CREMONA - «Ci sono volte che le carte d’archivio ti stupiscono e ti spiazzano», racconta Matteo Morandi cui si deve il riordino dell’archivio di Giuseppe Casella-Fausto Ardigò, recentemente acquisito dall’istituto di via Antica Porta Tintoria, diretto da Valeria Leoni. E la sorpresa sta appunto nella scoperta di un carteggio fra Ardigò, cognato di Giuseppe Casella e docente a Pavia di Diritto Commerciale, appassionato di lettere che corrispose con alcuni grandi della storia della letteratura novecentesca da Gianfranco Contini a Carlo Emilio Gadda, solo per fare alcuni nomi. Nelle carte ci sono anche documenti autografi di Eugenio Montale, Ada Negri e molti altri.

«Casella fu professore presso l’Istituto per Geometri e fu il primo Provveditore all’indomani della fine della guerra – prosegue Morandi -. Riordinando le carte trovate in soffitta e affidatemi credevo di dovermi occupare in primis di questa importante figura della scuola cremonese e invece, con mia grande sorpresa, sono fuoriuscite le carte di Fausto Ardigò, nato a Ossolaro nel 1911 e morto a New York nel 1944, prigioniero di guerra. Una vita breve, ma intellettualmente intensa. Ardigò si distinse e seppe farsi apprezzare nell’ateneo pavese e all’interno del collegio Ghislieri. Il riordino delle carte ha permesso di gettare luce su un intellettuale raffinato e che potrà essere oggetto di futuri studi».

Le carte dell’archivio Casella saranno illustrate nell’ambito dell’iniziativa Domeniche di carta, nella mattinata di sabato con la collaborazione del Collegio Ghislieri di Pavia. «Curando il riordino dell’archivio mi sono reso conto della ricchezza e dell’alta caratura intellettuale dei carteggi di Ardigò – anticipa Morandi -. Dalle carte dell’intellettuale cremonese fuoriesce un ritratto di un giovane docente che seppe coniugare l’attenzione alle scelte economiche, senza mai rinunciare alla sua passione per la letteratura, passione nata sui banchi del liceo Manin. Le lettere con Gianfranco Contini e Walter Binni rappresentano, in alcuni casi dei veri e propri, giochi intellettuali, una sfida all’ultima citazione, non per spocchia intellettuale, ma per amore del sapere e della conoscenza. Credo che nello studio della figura di Ardigò ci possa essere il riflesso di un clima intellettuale e culturale fecondo e intenso che fuoriesce attraverso lo spirito acuto di un intellettuale che solo in prima battuta si può considerare di secondo piano».

Sabato 12 ottobre 2024 alle 10 Valeria Leoni, direttrice dell’Archivio di Stato, illustrerà brevemente i fondi archivistici, alcuni di recente acquisizione, costituiti principalmente da carteggi, di personalità cremonesi di spicco nel panorama intellettuale e sociale cittadino, ma di statura senz’altro nazionale in diversi ambiti: basti pensare ad Alfredo Puerari e Giulio Grasselli.

«In seguito Matteo Morandi (dell’Università di Pavia) e Alessandro Tira (dell’Università di Bergamo) si soffermeranno in particolare sulla corrispondenza di Fausto Ardigò (1911-1944), cremonese, nativo di Ossolaro, alunno del Collegio Ghislieri, che costituiscono senz’altro il nucleo più interessante del fondo archivistico», spiega Leoni. Alessandro Maranesi e Mara Bovolon illustreranno invece i carteggi ghisleriani.

Concluderà la mattinata Monica Ferrari con una riflessione dal titolo Scriver lettere: una pratica formativa e trasformativa. È questo solo il primo tassello di un percorso di approfondimento sulla figura di Ardigò che proseguirà il 17 ottobre, presso il Collegio Ghislieri dove studiosi e docenti di diverse discipline illustreranno la multiforme personalità dello stesso Ardigò, alunno del Collegio, docente di Diritto commerciale e giovane e appassionato intellettuale, amico intimo del filologo Gianfranco Contini, al centro di una fitta rete di rapporti, perlopiù amicali, con insigni personalità del Novecento giuridico e letterario italiano. Nell’incontro pavese interverranno fra gli altri i docenti cremonesi Elisa Signori, Alessandro Tira, Monica Ferrari, Matteo Morandi e Claudio Vela. Le due giornate di studio, quella presso l’Archivio di Stato centrata sui documenti, quella al collegio Ghislieri di Pavia sulla figura di Ardigò, docente e intellettuale hanno come obiettivo il far luce su una figura poco nota e che merita di essere riscoperta e soprattutto studiata.

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