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Nell’epoca del cambiamento

Ceruti interviene alla vigilia di ‘Con-vivere Carrara Festival’, di cui è consulente scientifico: «Tutto si trasforma»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

29 Agosto 2024 - 16:27

Nell’epoca del cambiamento

Il filosofo cremonese Mauro Ceruti, consulente scientifico di Con-vivere Carrara Festival

CREMONA - Il magistero di un filosofo che nel suo percorso di studi ha elaborato un pensiero originale si esprime non solo nei libri, negli interventi accademici, ma anche nella capacità di trasfondere il proprio pensiero nel qui ed ora della vita, pur nello spazio e tempo separati di un festival. Questo dimostra di saper fare Mauro Ceruti, nella sua attività di intellettuale che si sporca le mani con la realtà e lo ha fatto redigendo le indicazioni per il curriculum per suggerire alla scuola un itinerario verso la complessità del mondo, ma anche nella sua attività politica, visto che è stato senatore della Repubblica.

MAURO CERUTI E LA CURATELA DEL CON-VIVERE CARRARA FESTIVAL 2024

In questo contesto si crede debba leggersi la curatela dell’edizione 2024 di Con-vivere Carrara Festival. Il tema della kermesse che si terrà dal 5 all’8 settembre è Cambiamento. Il festival ha avuto come suo fondatore Remo Bodei e dal 2020 si è avvalso di un consulente scientifico. E così negli ultimi anni si sono succeduti Chiara Saraceno che proprio nel 2020 propose il tema dei diritti, Telmo Pievani che nel 2021 affrontò il significato del lemma cura, Maurizio Ferraris nel 2022 elaborò un programma con parola chiave, tracce e l’anno scorso Laura Boella ha offerto una panoramica su ciò che oggi significa umanità.

IL TEMA DEL CAMBIAMENTO: CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ NELLA FILOSOFIA DI CERUTI

Perché questo sguardo a ritroso? Per evidenziare come Ceruti sia non solo in buona compagnia di pensatori, ma come il tema del cambiamento chiami in causa, per certi versi, gli argomenti che hanno caratterizzato il festival negli ultimi anni. Ed è dal concetto eracliteo del tutto scorre che parte Ceruti nell’inquadrare il viaggio filosofico che propone, concentrandosi sul cambiamento: Il ‘panta rei’ di Eraclito descrive l’inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma – spiega il filosofo cremonese. Nell’evoluzione delle società umane individuiamo sia continuità di lungo periodo sia discontinuità profonde. Alcuni fenomeni ci connettono direttamente ai nostri antenati, se non addirittura ai primati e agli ominidi. Altri mutamenti invece sono più recenti, ma talmente incisivi o repentini e imprevedibili da rivelarsi incomprensibili per chiunque sia nato qualche anno dopo. Cosa cambia (e come), cosa si mantiene stabile (e come)? Ci sono meccanismi che spiegano o prevedono questi cambiamenti o la dinamica rimane comprensibile solo a posteriori? Come le società umane hanno nel tempo risposto alle trasformazioni e ai mutamenti più significativi? Come invece si determinano le continuità, anche sotto il profilo di conformismi e stereotipi?

UN TEMPO DI CRISI: LA RILEVANZA DEL CAMBIAMENTO CULTURALE

Tutti questi interrogativi devono essere letti in un contesto ben preciso, come specifica Ceruti: Viviamo un tempo di molteplici crisi, pandemia, guerre, clima, che ci rivelano che tutto è connesso e in relazione. Rispetto a ciò, il cambiamento appare come qualcosa di auspicabile: un cambiamento culturale, come necessità cioè di un mutamento di paradigma, di percezione, di valori, di pensiero, in grado di farci assumere uno sguardo in prospettiva, un punto di vista lungimirante, per comprendere la complessità e orientarsi verso un futuro possibile.

TEMATICHE DEL FESTIVAL: DINAMICHE E SIGNIFICATI DEL CAMBIAMENTO

Le conferenze e i dialoghi che si alterneranno nelle varie giornate svilupperanno tre piste tematiche principali che riflettono sulle dinamiche e i significati dei cambiamenti, nel tempo e nell’oggi: le dinamiche del cambiamento, il cambiamento nel tempo, il tempo odierno come età del cambiamento. Tra gli ospiti protagonisti di questa edizione: Andrea Riccardi, Nathalie Tocci, Vito Mancuso, Daniela Lucangeli, Luigino Bruni, Luigi Zoja, Maurizio Ferraris, Chiara Saraceno, Laura Boella. In programma la musica di Leo Gassmann e dei Modena City Ramblers; appuntamenti imperdibili di Con-vivere 2024 anche gli incontri con Drusilla Foer e Arturo Brachetti.

RIFLESSIONI SUL FUTURO: INTERCONNESSIONE E COMPLESSITÀ

E così economia, storia contemporanea e riflessione filosofica s’intrecciano. Mauro Ceruti affronterà il tema della complessità del cambiamento e in merito osserva: Le crisi globali mettono in discussione il futuro dell’umanità. Pandemie, catastrofi climatiche, guerre, crisi energetica ci rivelano che viviamo in un mondo in cui tutto è interdipendente – commenta lo studioso cremonese. Pensare al futuro, significa pensare un futuro planetario. Preparare questo futuro chiede un radicale cambiamento di paradigma, che prenda congedo dal canone della semplificazione e muova verso un pensiero delle connessioni e delle relazioni, verso un pensiero della complessità, l’unico adeguato ad abitare un mondo in cui tutto è connesso. Senza questo cambiamento, continueremo a entrare nel nuovo secolo indietreggiando e tarderemo a divenire ciò che siamo: una comunità di destino planetaria.

APPUNTAMENTI E OSPITI: LA TRASFORMAZIONE COME FILO CONDUTTORE

Tutto può cambiare è il titolo dell’incontro di Andrea Riccardi – spiega Ceruti. Uno slogan d’altri tempi, in cui si credeva nelle rivoluzioni o una necessità per un mondo che si va imbarbarendo nei conflitti? Un’utopia nascosta nelle pagine del Vangelo o un sogno irrealizzabile? Di fronte al caos delle megalopoli del mondo globale e al declino dell’Occidente, davanti alle sfide degli attuali scenari di povertà, migrazioni e guerre, la passione per il cambiamento potrà essere l’antidoto all’irrilevanza e all’indifferenza per tornare ad avere visioni per il futuro.

RIFLESSIONI SULL'ITALIA E APPUNTAMENTI POP

Così al fisico Guido Tonelli è affidato il racconto dell’incredibile catena di catastrofi e radicali trasformazioni che hanno dato forma all’universo materiale che ci circonda e di cui noi stessi facciamo parte. Volgendo alla dimensione antropologica, la filosofa Laura Boella rifletterà sui diversi ritmi e tempi del cambiamento; spostandoci invece sul piano dell’esistenza individuale, il filosofo Maurizio Ferraris si soffermerà su vivere, sopravvivere, previvere, convivere, le stazioni cioè attraverso cui ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. A Luigi Zoja spetterà il compito di aprire una finestra sull’Italia, come osserva Ceruti: Psicoanalisi, antropologia e storiografia si intrecciano in un’audace esplorazione della storia d’Italia che Zoja osserva da angolature inattese, tracciando la lunga storia del nostro Paese, dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso l’autorappresentazione di chi lo ha abitato: una narrazione collettiva che influenza l’intera società e il suo ruolo nel mondo.

INCONTRI TEATRALI E MUSICALI: IL CAMBIAMENTO COME NARRATIVA

Non mancheranno appuntamenti pop e teatrali come i recital di Arturo Brachetti e Drusilla Foer: L’idea del festival è quella di far coesistere diversi piani di riflessione e diversi stili, le lectiones magistrales come appuntamenti teatrali e musicali che hanno nell’idea del cambiamento la propria propulsione – spiega. Il travestitismo di Drusilla Foer e la capacità di trasformista di Arturo Brachetti raccontano, a loro modo, una necessità di cambiare, una necessità di mutar forma.

CON-VIVERE 2024: INFORMAZIONI E PROGRAMMA

Per informazioni e per consultare l’intero programma: http://www.con-vivere.it.

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