L'ANALISI
21 Marzo 2024 - 08:52
CREMONA - Una scienza, quella dell’astronomia, la cui storia si perde all’alba dei tempi. Dai popoli mesopotamici agli Egizi, dai Greci agli abitanti dell’America Centrale. Già, perché tutti gli uomini, prima ancora di studiarla da un punto di vista puramente scientifico, cercavano nella volta celeste delle risposte alle loro domande esistenziali. O semplicemente, delle emozioni, che solo un cielo stellato può dare. E i sentimenti che si provano nella nuova sala del Planetario del Torrazzo, inaugurata ieri sera, data tra l’altro dell’equinozio di primavera, sono ancora quelli di tempi lontani.
«Una grande novità per la città», affermano in coro Renzo Rebecchi, ex presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, Cristian Gambarotti, presidente del Gruppo Astrofili e l’architetto Fabio Bosio, che segue dalle origini la progettazione del Museo Verticale.
«Questa iniziativa - dicono - andrà certamente ad arricchire in maniera significativa l’offerta culturale, turistica e didattica del polo museale della Diocesi di Cremona, oltre che diventare con gli anni un punto di interesse e riferimento per tutte le scolaresche. Questo ambiente, alla base della nostra grande torre campanaria, non era prima visitabile. Ora invece, grazie anche al supporto di diverse realtà, diventa a tutti gli effetti una nuova sala del Museo Verticale del Torrazzo e il planetario presente in essa ci permetterà di studiare le meraviglie dell’universo. Un museo, questo, in continua evoluzione, e questo ambiente è solo l’ultimo tassello di un grande puzzle».
Una volta entrati nella stanza, si è invitati a sedere sopra alcune panche in legno circolari e alzare la testa, per ammirare le bellezze che ogni sera ci sono sopra di noi e che, spesso e volentieri, diamo per scontate. Il planetario, funzionante tramite software, ci permette di vedere il cielo, i pianeti e le costellazioni in maniera tridimensionale. E allora, come per magia, ecco la luna in tutta la sua bellezza, le stelle, Giove che tramonta. Ma le sue funzionalità non finiscono qui: si può infatti per esempio anche passare direttamente alla mattina e vedere sorgere il sole, Venere e Saturno, oppure, accelerandone il tempo, immaginare come sarà il cielo in futuro, impostando la data desiderata. Il planetario, insomma, permette di pensare e simulare varie situazioni, attuali e prossime. Durante la serata, è stato inoltre possibile, grazie al lavoro del Gruppo Astrofili Cremonesi, osservare la luna in fase crescente tramite importanti microscopi dal suggestivo terrazzo della Bertazzola, lo spazio adiacente alla nuova sala.
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