Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL PERSONAGGIO

I Mondi di Carta, Jerry Calà: «Ricordo Crema e i suoi tortelli con affetto»

L'attore si è raccontato a tutto tondo. Nel 1990 il comico girò in città ‘Occhio alla Perestrojka’

Greta Mariani

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

09 Ottobre 2023 - 08:52

I Mondi di Carta, Jerry Calà:  «Ricordo Crema e i suoi tortelli con affetto»

erry Calà intervistato da Antonio Bozzo

CREMA - I Mondi di Carta in una sala Pietro da Cemmo gremita hanno aperto i battenti coi ricordi cremaschi dell’attore comico Jerry Calà. «Qui ho girato Occhio alla Perestrojka. Crema è una città che conosco e ricordo con affetto, dove la sera cercavo coi miei colleghi i ristoranti migliori per mangiare i tortelli e non solo».

Calà si è raccontato a 360 gradi all’esordio dell’edizione dedicata ai Sogni, dalla nascita in Sicilia, «che è cosa certa, perché mi chiamo Calogero Calà, mio padre Salvatore e quindi non possiamo certo essere di Bolzano Sud ecco», ha scherzato col pubblico. Poi il trasferimento al Nord, a Verona, che a lui sembrava il mondo di Happy Days, fatto di persone gentili e bei luoghi. Fino a quando è diventato «quello del Nord, ma simpatico, per i compagni calabresi che mi hanno passato la versione di Greco nascosta in una brioche. Ma io in Greco ero bravo e mi sono accorto che era sbagliata. Mi sono guadagnato l’applauso della commissione e una borsa di studio».

L’attore ha ripercorso i momenti con I Gatti di Vicolo Miracoli, insieme a Umberto Smaila, Franco Oppini e Ninì Salerno, tra i primi spettacoli e l’incontro importante con Cino Tortorella che ha regalato loro il sogno del Derby e l’avvio della carriera. Un luogo magico, che ha poi portato l’approdo in TV, col regista Enzo Trapani e il cinema comico italiano del tempo, da Massimo Troisi, a Francesco Nuti, a Carlo Verdone e tanti altri.

«Lì anche l’incontro con Mara Venier è stato importante. Mi è stata molto d'aiuto quando ho fatto la scelta di lasciare i Gatti e continuare la carriera da solo. Siamo stati insieme per tanto tempo, poi è finita ma ancora oggi siamo grandi amici. E pensare che uno dei primi contratti me lo ha fatto il suo attuale marito, Nicola Carraro. Film poi mai fatto, perché il socio non era concorde. Nicola mi diede il consiglio di accettare un'altra grande offerta, che sarebbe stata di successo per me».

Quanto alla comicità oggi, Calà sottolinea che è sempre bello, ma che a volte «l’inseguimento troppo pressante del politicamente corretto può mettere in difficoltà. Ogni battuta è un rischio di offendere qualcuno. Io invece credo che si debba rispettare sempre l'identità di un altro, ma senza esagerazioni al contrario poi».

Per l’attore, da qualche anno lontano dal grande schermo e dopo qualche problema di salute ora superato, il presente è però ancora fatto di comicità, ma da portare in teatro come cabaret: «Credo che la comicità anni ‘80 sia ancora quella che il grande pubblico apprezza di più».

Tra i migliori comici attuali? «Fiorello è un cavallo di razza, paragonabile al Walter Chiari dei tempi». Calà sente di aver realizzato i suoi sogni: «Guardavo le locandine del cinema, immaginando di vederci il mio nome. È successo. Con un mio amico d'infanzia sognavamo di aprire insieme un ristorante. Da trent'anni ne abbiamo uno sul Lago di Garda».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400