L'ANALISI
02 Febbraio 2022 - 19:28
BRUXELLES - Una nuova ricerca pubblicata su The Strad Magazine, rivista mensile inglese di musica classica, rivela inedite informazioni sulla struttura dei violini dello storico liutaio cremonese Stradivari
André Theunis, liutaio bruxellese, e Alexandre Wajnberg, musicista e giornalista scientifico dell’Università Libera di Bruxelles, hanno iniziato la loro ricerca partendo dagli strumenti e dai sistemi di misura in uso a Cremona nel XVII secolo.
I due ricercatori hanno notato che nel violino la distanza di 483 millimetri dal capotasto alla parte inferiore è quasi uguale all’antica unità di misura cremonese, il braccio. La soluzione è stata trovata nello spazio interno del violino, dagli stampi di Stradivari conservati a Cremona.
Risultato: non è più necessario introdurre valori matematici irrazionali per spiegare le dimensioni dei violini. L'ipotesi di Theunis e Wajnberg si è basata sulle regole della proporzionalità musicale note dai tempi di Pitagora. Il calcolo matematico fu realizzato nel 1558 dal compositore Gioseffo Zarlino ed era dominante nel periodo in cui gli Stradivari furono inventati.
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