L'ANALISI
28 Dicembre 2025 - 05:25
CREMONA - L’appello delle Cucine Benefiche ha risvegliato la generosità dei cremonesi: messa a dura prova dalla crescita senza precedenti delle richieste di cibo, la mensa gratuita che da decenni nutre la città più fragile ha chiesto rinforzi. Che, questo Natale, hanno cominciato ad arrivare: il telefono squilla e il rubinetto delle donazioni e del cibo si è aperto.


Lo annuncia Massimo Fertonani, presidente dell’associazione San Vincenzo De Paoli, che gestisce la mensa delle Cucine Benefiche. Ripensando all’appello lanciato sulle colonne del giornale La Provincia, chiarisce che, a distanza di poche settimane, «sono già arrivati degli aiuti». La cifra deve essere ancora quantificata — lo sarà a gennaio —, ma l’aria che si respira nell’associazione sta già cambiando. All’ora della preoccupazione, dunque, segue quella del sollievo.
«La nostra segreteria — prosegue Fertonani — ha registrato decine di offerte, provenienti da tanti cittadini. Le donazioni sono state di varia entità, da qualche decina di euro fin sopra i mille euro. Il risultato è che la generosità dei nostri concittadini ci permette nei prossimi giorni di gestire l’emergenza con maggiore agio».
I numeri, anticipa Fertonani, non fanno ancora pensare ad una mobilitazione, «ma certamente sono di grande aiuto, e fanno ben sperare per il futuro della nostra mensa per i poveri. Inoltre, è possibile che nei prossimi giorni ne arrivino ancora. I nostri amici stanno facendo molto per noi, ma la strada è ancora lunga».
Non tutte le telefonate, poi, sono arrivate per donare: alcune, spiega il presidente, «sono arrivate da persone che si sono fatte avanti per dare una mano come volontari».
Le scorse settimane la San Vincenzo ha fatto sentire la propria voce «prima di tutto per informare la città delle problematiche che stiamo affrontando quotidianamente, con un raddoppio di richieste di cibo che mai abbiamo registrato in tutta la nostra storia: siamo passati dalle 35-40 persone alle 70-80. La risposta dei cremonesi dimostra che l’informazione è arrivata».
Il secondo obiettivo, anche questo raggiunto, «era quello di sensibilizzare la cittadinanza rispetto a questo tema delicato».
Il terzo, quello di rendere stabile il flusso di risorse che servirà a contrastare l’emergenza della povertà alimentare nei prossimi anni, è ancora in cantiere.
«Con il nuovo anno — conclude Fertonani — metteremo a terra alcune modalità per dare continuità ai fondi che alimentano la mensa. L’ideale sarebbe avere offerte continuative o contributi costanti. Potremmo anche valutare di chiedere sovvenzionamenti a enti pubblici».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris