La Casetta ha conquistato tutti

SORESINA - Si è chiusa con un bilancio più che positivo l’esperienza della Casetta delle Sorprese, che per tutto il periodo natalizio ha trasformato piazza Garibaldi in un punto di ritrovo quotidiano, capace di tenere insieme festa, socialità e commercio di vicinato. Un progetto che, numeri alla mano, ha funzionato. E non solo sul piano dell’atmosfera.

I commercianti soresinesi, attraverso Ascom, parlano di un’iniziativa riuscita perché costruita in rete: Comune, associazioni e attività economiche hanno remato nella stessa direzione, riuscendo a coinvolgere un pubblico trasversale. Famiglie, bambini, nonni, giovani: la Casetta è diventata una tappa naturale, un luogo dove fermarsi e restare, non semplicemente passare.

Il cuore dell’iniziativa è stato il contributo diretto dei negozi del paese. Oltre 600 cadeaux messi a disposizione dai commercianti hanno alimentato la pesca natalizia, diventata uno dei momenti più frequentati. Un gesto concreto, che ha dato sostanza a uno slogan spesso abusato: qui il commercio non si limita a ‘sostenere’, ma partecipa in prima persona.

Attorno alla Casetta si è mosso tutto il resto: il pony con il calesse, l’angolo bar, gli hobbisti, le caldarroste, lo zucchero filato, il vin brulé, le associazioni teatrali, la banda musicale, i canti natalizi tra le vie del centro e l’immancabile Babbo Natale con il set selfie. Un calendario fitto, ma mai dispersivo, che ha tenuto vivo il centro anche nei pomeriggi feriali.

Dal punto di vista economico e sociale, il dato più rilevante è la destinazione del ricavato. Le donazioni raccolte saranno devolute a Soresina Soccorso, per sostenere la nuova sede, e al Teatro Sociale, per il restauro di un palchetto. Beneficenza mirata, con ricadute reali sul territorio.

Il messaggio che arriva da Ascom è chiaro: eventi di questo tipo non sono un costo, ma un investimento: «Portano persone in centro, rafforzano il senso di comunità e ricordano che scegliere i negozi di vicinato significa tenere accese le luci della città».

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