L'ANALISI
26 Dicembre 2025 - 20:48
VIADANA - Il consiglio comunale ha deciso all’unanimità che piazza Della Libertà diventi piazzale Don Agostino Alberti, in ricordo del sacerdote che per quasi cinquant’anni fu direttore, e anima, del Villaggio del Ragazzo, scuola di avviamento professionale e collegio che ha permesso a tantissimi giovani di inserirsi nel mondo del lavoro, molti dei quali arrivavano da famiglie disagiate.
La proposta è partita dai viadanesi Leardo Mozzi e Graziano Seresini, che agli inizi degli anni Sessanta frequentarono il Villaggio del Ragazzo, e ha ispirato la mozione presentata dai consiglieri Dimitri Bellini e Fabrizia Zaffanella.
«Don Alberti ha compiuto opera sacerdotale nel nostro Comune per più di mezzo secolo al fianco di molti giovani studenti al Villaggio del Ragazzo, contribuendo alla formazione e all’educazione di almeno due generazioni di ragazzi viadanesi e provenienti dai Comuni limitrofi», hanno spiegato Bellini e Zaffanella. «Il giorno del funerale un’enorme folla è accorsa alle sue esequie per rendergli l’ultimo saluto, in segno di gratitudine, amore e stima».
Nella mozione si chiedeva di intitolare al sacerdote, scomparso nel 2000 all’età di 80 anni, via Roma, la strada dove sorge l’ex Villaggio del Ragazzo. Il sindaco Nicola Cavatorta, l’assessore Romano Bellini e altri consiglieri hanno espresso parere favorevole alla mozione, ma proponendo soluzioni alternative a via Roma, in quanto il cambio di denominazione avrebbe creato disagi a residenti e attività commerciali.
Dopo un incontro dei capigruppo, in cui è stata trovata un’alternativa, i firmatari della mozione hanno proposto in un emendamento di dedicare a don Agostino piazza Della Libertà, proposta che ha ricevuto l’approvazione dell’intero consiglio comunale.
La storia delle origini del Villaggio del Ragazzo è particolare. Nel 1942 un diacono, don Gennaro, raccolse in baracche di legno un 'nido' (così si chiamava) di ragazzi poveri e profughi, provenienti da varie regioni colpite dai bombardamenti. Nel 1947 l’attività caritativa venne portata avanti con grande fervore dai preti di Viadana, sotto diretta responsabilità del parroco di Castello, con il favore di tanti laici impegnati nel sostegno economico e morale dell’opera. Nel 1951 il vescovo di Cremona inaugurò il Villaggio del Ragazzo nel nuovo palazzo Cantoni, generosamente offerto da Giulia Anselmi, vedova Dall’Argine Vaini. Don Agostino si inserì in questo progetto di solidarietà con grande vigore e genialità, favorendo negli anni successivi la crescita patrimoniale dell’ente e l’acquisto di nuove attrezzature per l’avviamento e la formazione dei giovani nel campo delle professioni.
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