L'ANALISI
23 Dicembre 2025 - 18:15
CREMONA - Il Monteverdi Festival tra le manifestazioni di ‘assoluto prestigio internazionale’. A sancirlo è stato il Parlamento, con l’approvazione della Manovra nella quale figura anche il passo storico per il teatro Ponchielli e per tutto il territorio. Con questo voto, il finanziamento statale di un milione di euro diventa strutturale e permanente, superando la precedente logica triennale e sancendo in modo inequivocabile il valore artistico del festival cremonese.
L’iter legislativo, concluso oggi in via definitiva, segna il coronamento di un percorso iniziato nel 2024, quando il sostegno economico era stato introdotto per il rilancio delle attività dedicate all’Opera barocca. Quell’investimento temporaneo si trasforma ora in un riconoscimento in perpetuum, fondato sulla certezza del contributo pubblico e sulla consapevolezza del ruolo internazionale della manifestazione.
La legge 238/2012, che già sostiene e valorizza alcune delle più prestigiose realtà musicali del Paese, accoglie così a pieno titolo la kermesse cremonese accanto a istituzioni consolidate come il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Festival Verdi di Parma. Questo inserimento non è solo simbolico, ma rappresenta un sigillo ufficiale sulla qualità artistica, sulla capacità produttiva e sul respiro internazionale del Festival dedicato a Claudio Monteverdi, figura fondativa del melodramma.
Il traguardo è il frutto di un’iniziativa trasversale, portata avanti con determinazione dai senatori Simona Flavia Malpezzi del Pd e Renato Ancorotti di Fratelli d’Italia. «Sono molto contenta – ha dichiarato la senatrice Malpezzi – per l’importante lavoro di squadra. Quando la politica è capace di lavorare insieme, superando le divisioni, si fa solo bene al territorio. I territori sono di tutti e la politica ha il compito di favorire tutti i cittadini». Concorde il senatore Ancorotti: «Abbiamo creduto fin dall’inizio nella necessità di rendere strutturale questo riconoscimento. Il Monteverdi Festival non rappresenta soltanto un’eccellenza della città di Cremona, ma un patrimonio culturale di respiro internazionale. Assicurarne la continuità significa investire nel futuro della ricerca artistica e nella capacità del Paese di proiettare la propria identità storica e creativa oltre i confini nazionali».
La notizia è stata accolta con grande soddisfazione e un senso di orgoglio collettivo dalle istituzioni locali, che ne sottolineano il valore strategico. Andrea Virgilio, sindaco e presidente della fondazione Teatro Ponchielli, ha commentato: «È un risultato straordinario per l’intera città, per il suo ruolo culturale e per la sua immagine nel mondo. Questo traguardo nasce da un lavoro di squadra e da un impegno condiviso, che prescinde e va oltre le appartenenze politiche. Ora la sfida è chiara: fare del Festival e del Ponchielli un patrimonio davvero di tutti, con un teatro forte della sua identità e ancora più aperto alla città e al mondo». Luca Burgazzi, assessore al Turismo, ha evidenziato le ricadute positive per il territorio: «Il Festival è un patrimonio culturale vivo e dinamico. Non solo celebra l’eredità di Monteverdi, ma rinnova ogni anno il legame tra Cremona e la sua vocazione musicale, attirando artisti, studiosi e visitatori da tutto il mondo. Questo finanziamento strutturale conferma la solidità del progetto e lo inserisce stabilmente nel circuito dei grandi festival europei, con benefici culturali, educativi e turistici duraturi». Rodolfo Bona, assessore alla Cultura, ha rimarcato il rigore e il merito artistico alla base del riconoscimento: «Nato oltre quarant’anni fa, il Festival è diventato un appuntamento unico, che onora il patrimonio musicale cittadino e diffonde globalmente l’opera di Monteverdi e il repertorio del Cinque‑Seicento, sostenuto da una ricerca musicologica e organologica di altissimo livello».
A tirare le fila di questo percorso è Andrea Nocerino, Sovrintendente e direttore artistico del Teatro Ponchielli, che esprime «grande orgoglio ed enorme emozione. Il Monteverdi Festival entra oggi in una nuova fase della sua storia: una fase di stabilità, responsabilità e visione di lungo respiro. Questo riconoscimento permanente ci permette di programmare con orizzonti pluriennali, di dialogare alla pari con le maggiori istituzioni teatrali italiane ed europee, le cui programmazioni si costruiscono su tempi molto lunghi. Celebriamo il risultato di un lavoro collettivo, di una progettualità artistica coraggiosa e di una squadra che ha sempre creduto in questo valore».
Con questo fondamentale passaggio, Cremona consolida ulteriormente il suo status di capitale della musica, posizionando il suo Festival tra i punti di riferimento indiscussi a livello continentale per la musica antica, il barocco e il teatro musicale.
La presentazione ufficiale della 43ª edizione del Festival, che segnerà l’inizio di questa nuova era, è già in calendario: si terrà a Roma, presso il ministero della Cultura, il 19 febbraio 2025. Un appuntamento che promette di lanciare, con rinnovata autorevolezza, la programmazione di una delle eccellenze culturali italiane nel mondo.
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