L'ANALISI
20 Agosto 2025 - 05:30
CREMONA - Non bisogna più cercarli, i turisti ci sono, sono una presenza costante, anche nei mesi caldi d’estate. La curiosità è che si tratta — per la maggior parte — di turisti stranieri, richiamati in città dalla musica e dalla liuteria. Il Cremona Summer Festival — la kermesse promossa dalla Camera di Commercio — porta in città una media di duemila persone all’anno, fra piccoli musicisti che si iscrivono alle masterclass e i loro familiari. Certo, questa iniziativa influisce sulle presenze e pernottamenti alberghieri. Ma non mancano i turisti occasionali, magari provenienti dal Nord Europa, che, diretti sulle coste italiane, fanno scalo a Cremona.
«Da dopo il Covid la presenza di francesi e americani si è intensificata — spiega Paola Milo, del Servizio di promozione turistica del Comune —. I francesi insieme ai tedeschi sono una presenza costante, che si affianca a quella asiatica, ma quelli che spendono di più sono gli americani. Fra le curiosità c’è la richiesta degli statunitensi di raggiungere ogni luogo in macchina e la prenotazione dei taxi nelle ore più disparate. Ma ciò non sempre è possibile a Cremona».
Curiosità a parte, i dati dell’estate 2025 rispetto a quella passata sono più che incoraggianti: «In attesa che vengano certificati dagli uffici della Provincia di Cremona preposti alla rilevazione delle presenze turistiche in hotel e strutture extra alberghiere, abbiamo registrato, nel periodo compreso tra il primo giugno e il 19 agosto, un incremento dei pernottamenti del 7%, con una occupazione media delle camere pari al 76% - spiega l’assessore al Turismo, Luca Burgazzi -. Le presenze alberghiere, a luglio e ad agosto, si dividono tra il 56% di italiani e 44% di stranieri, percentuali che si invertono, in maniera pressoché speculare, nelle strutture extralberghiere. Poco meno di un turista su due non è italiano e questo è un bellissimo segnale per gli orizzonti internazionali a cui guardano naturalmente i nostri brand Stradivari e Monteverdi. Anche l’estate 2025 si conferma dunque un periodo di visite per molti stranieri provenienti soprattutto dal mercato del Nord Europeo (Germania, Austria, Svizzera e Paesi Bassi) ma anche, come detto, da Francia e Usa, per citare altri mercati in forte crescita».
Ma c’è un aspetto ancora più interessante che conferma Cremona come meta turistica: «Nelle prenotazioni di pernottamenti al 20 luglio rispetto allo stesso giorno dell’anno scorso si evidenzia un incremento del 20% di camere prenotate, con picchi di occupazione media superiore al 90% delle camere disponibili in diversi periodi dei prossimi mesi, sempre in concomitanza di eventi di grande richiamo: CremonaMusica, Scivac, CremonaCircuit, Festa del Torrone, per citare i più attrattivi — prosegue Burgazzi —. Ciò evidenzia che le persone anticipano le prenotazione perché temono di non avere disponibilità. Normalmente eravamo una destinazione dove non si prenotava con largo anticipo».
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