L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 05:10
SESTO - ‘L’uomo delle stelle’? abita a Casanova del Morbasco. Alla soglia degli ottant’anni Piercarlo Rossetti, per tutti Charlie, classe di ferro 1947, si sveglia ancora alle tre di notte per scrutare gli astri.
La vera notizia, però, è che i telescopi per curiosare nell’Universo se li costruisce da solo, con il suo ingegno e le mani da ex ferroviere. Arte imparata dal compaesano ormai scomparso Angelo Trovati.
«Sono nato a Corte de’ Frati - racconta – e fin da piccolo ho coltivato la passione per la musica, la pesca e l’osservazione del cielo, ma ai tempi della mia infanzia e giovinezza non esisteva l’inquinamento luminoso e quindi si poteva vedere la Via Lattea ad occhio nudo; terminati gli studi all’Istituto Ala Ponzone Cimino di Cremona ho iniziato a lavorare in diverse aziende cremonesi e nel 1973 sono stato assunto alle ferrovie come elettromeccanico a Milano per poi essere trasferito a Cremona».
L’interesse per il firmamento arriva nel 1986. «L’astronomia ha cominciato a prendermi quarant’anni fa – continua il pensionato - quando il titolare del deposito delle ferrovie, Mainardi, mi insegnò la teoria per costruire un telescopio e mi fece conoscere Trovati di Casanova del Morbasco, che mi spiegò esattamente come correggere uno specchio primario, costruire la sua cella basculante, il secondario piano ellittico e il supporto detto ‘ragno’ per la forma, oltre ovviamente il tubo ottico e le montature del tipo equatoriale ed anche alla tedesca».
Definizioni che per l’uomo della strada, come si dice, ‘sono fantascienza’, per stare in tema. «Nel tempo – prosegue Rossetti – acquisita l’esperienza, sono riuscito a fabbricare diversi telescopi di varie misure e attualmente ne sto costruendo uno con uno specchio di 800 millimetri con tutte le lavorazioni del caso e di solito impiego circa un mese».
Ma Rossetti guarda il cielo e riprende luna e pianeti anche con la macchina fotografica, protagonista di vere e proprie levatacce: «I dettagli che si vedono sono sbalorditivi - conferma lui - purtroppo a volte bisogna alzarsi in piena notte, ma la soddisfazione di vedere Giove con le sue bande equatoriali, le sue lune maggiori e la grande macchia rossa, oppure Saturno con il suo bellissimo anello è una meraviglia indescrivibile e per fare questo catturo dei filmati Avi con la camera Ccd che poi vengono elaborati con dei software specifici regalandomi delle foto in alta risoluzione».
Che cos’è e che piacere regala a Charlie scrutare l’Universo? «È un immenso piacere, basti pensare che la sua natura e la sua origine sono oggetto di studio della cosmologia e della fisica teorica. Si possono osservare galassie distanti anni luce da noi, nebulose, ammassi stellari e globulari, stelle con diversi colori, stelle doppie, perché il telescopio ci aiuta ad avvicinare gli oggetti celesti ed è una gioia incontenibile che ci fa capire quanto siamo piccoli».
Rossetti, che fa parte del gruppo Astrofili del Morbasco, ama anche l’arte dei suoni: «alla passione per l’astronomia ho anche quella per la musica, che ho trasmesso anche al mio nipotino Giorgio, pure lui innamorato come me delle stelle, della chitarra e dell’hukulele; sono due doni meravigliosi che riesco a conciliare benissimo. Mi offrono sensazioni ed emozioni uniche».
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