L'ANALISI
17 Dicembre 2025 - 20:43
CASALMAGGIORE - Come da tradizione a pochi giorni dalle festività natalizie, Antonio Marcegaglia, alla guida assieme alla sorella Emma dell’omonimo gruppo di famiglia, ha fatto visita al sito produttivo di Casalmaggiore, dove vi sono 440 dipendenti. Antonio, affiancato da Roberto Ferrari, direttore generale dello stabilimento e C.O.O. Carbonsteel Tube Division, ha incontrato i dipendenti, mentre Emma, a Milano per impegni istituzionali, si è videocollegata per salutare le maestranze presenti.
Momento clou, dopo i saluti, è stata la premiazione dei dipendenti che da 25 anni lavorano nello stabilimento cittadino. «Dipendenti che sono l’elemento distintivo dell’azienda, la centralità delle persone è un elemento caratteristico del nostro gruppo». L’appuntamento di oggi è stato occasione anche per fare un punto sull’andamento del gruppo, del mercato siderurgico e dell’unità produttiva locale.
«È stato un anno discreto per il nostro gruppo - ha detto Marcegaglia - nel senso che sarà un anno positivo in termini di risultati economici. Abbiamo sostanzialmente tenuto i volumi di spedizione del 2024 in linea con l’andamento del mercato che credo registrerà in Europa un -0,2%/-0,5%, quindi diciamo una situazione stabile. E se guardiamo al contesto generale della siderurgia che è piuttosto ‘tribolato’ e sottoposto alla forte concorrenza dei Paesi asiatici e di quelli emergenti, possiamo essere soddisfatti di una performance che ha sostanzialmente tenuto grazie soprattutto alla nostra diversificazione di prodotti, mercati, clienti finali».
«Il tutto - ha proseguito Marcegaglia - in un contesto globale segnato dalla politica di Trump che, sino ad ora, per fortuna, non ha portato grossi scossoni. L’economia europea ha tenuto, nonostante ci sia stato un rallentamento nel commercio internazionale. Certo, preoccupano i provvedimenti europei in tema di Green Deal e decarbonizzazione». Una questione che interessa da vicino il settore: «Marcegaglia è fortemente impegnata: stiamo investendo molto sul risparmio energetico e l’elettrificazione. Abbiamo in essere un importante progetto di cattura della CO2 nell’area produttiva di Ravenna, stiamo lavorando molto per uno sviluppo ulteriore del fotovoltaico e abbiamo siglato significativi accordi per forniture di acciaio green».
In tema di acciaio green è stato fatto un approfondimento sul progetto di Fos-sur-Mer, dove l’azienda sta proseguendo con un investimento importante, e dove «grazie a una autoproduzione con forno elettrico, rottame ed energia nucleare, saremo in grado di contribuire in maniera rilevante con un acciaio realmente green al nostro approvvigionamento di materia prima. Abbiamo lanciato l’investimento quest’anno in maniera fattiva, sono iniziate le interlocuzioni con i partner tecnologici. Abbiamo ricevuto il nulla osta da parte di un’istituzione che possiamo paragonare alla nostra Conferenza di servizi, a breve arriverà l’ok formale. A metà 2026 prenderanno il via i lavori e a fine 2028 contiamo di avviare la produzione con un investimento complessivo di un miliardo di euro per due milioni di tonnellate di coils a caldo da acciaio elettrico».
Sul futuro, Marcegaglia ha proseguito: «Nel budget per il 2026 abbiamo previsto una crescita di volumi e di margini. Il che ci porta a pensare di utilizzare nei nostri stabilimenti la capacità produttiva massima, che quest’anno per vari motivi non è stato possibile attuare».
Infine, un’ultima battuta su Casalmaggiore: «Un collo di bottiglia è il personale – spiega Ferrari -. Nell’ultimo semestre abbiamo assunto 30 persone, 40 dall’inizio dell’anno, e nel 2026 avremo bisogno ancora di 30 dipendenti, il territorio però non dimostra un bacino di utenza particolarmente vivace».
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