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CREMONA. ANTARES

C’è l’accordo: la coop andrà in Fiera

Trovata una sede adeguata per la tipografia inclusiva, soddisfatto il presidente Conversano

Andrea Fiori

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redazione@laprovinciacr.it

17 Dicembre 2025 - 19:46

C’è l’accordo: la coop andrà in Fiera

CREMONA - Dopo settimane di incertezza e timori per il futuro, è arrivata la svolta per la cooperativa sociale Antares. Oggi, in Giunta comunale, è stato definito il percorso che permetterà alla realtà cremonese di proseguire il proprio lavoro senza interruzioni: Antares lascerà la storica sede dell’ex chiesa di San Francesco e si trasferirà in una nuova struttura presso la Fiera, con il supporto del Comune. Una soluzione che mette al sicuro i posti di lavoro e salvaguarda il percorso di inclusione che da oltre 25 anni la cooperativa porta avanti sul territorio, offrendo opportunità concrete a persone con disabilità e fragilità.

«Il percorso per trovare una soluzione è stato lungo – spiega l’assessore all’Espressività giovanile e all’Associazionismo Luca Burgazzi – ma alla fine siamo riusciti a raggiungere un risultato che soddisfa tutti. L’obiettivo era trovare un luogo alternativo all’ex chiesa di San Francesco e contestualmente aiutare la cooperativa: pensiamo di esserci riusciti e che lo spazio in Fiera possa rappresentare un nuovo inizio e una possibilità di crescere».

Soddisfazione è stata espressa anche dal nuovo presidente di Antares, Tommaso Conversano: «È stato un periodo non solo lungo, ma anche preoccupante, sia per noi amministratori sia, soprattutto, per i ragazzi che lavorano con noi. Non abbiamo mai dubitato dell’affiancamento del Comune, ma sappiamo che spesso i tempi e la burocrazia sono un grosso ostacolo. Ora, grazie al sostegno dell’amministrazione e del Consorzio Sol.Co, in particolare del presidente Davide Longhi, ci prepariamo a questa novità importante: ne abbiamo già parlato con i ragazzi e li accompagneremo passo dopo passo, sostenendoli in ogni possibile difficoltà».

All’origine della vicenda c’è la ristrutturazione dell’edificio di via Foppone, inserita nel più ampio progetto ‘Giovani in centro’. Il piano, promosso dal Comune e finanziato con fondi europei, punta alla rigenerazione di una vasta area del centro storico, non limitandosi al recupero edilizio dell’ex ospedale e dell’ex chiesa di San Francesco, ma costruendo una rete di spazi destinati a giovani, associazioni e realtà del terzo settore. Un disegno che intreccia riqualificazione urbana e nuove funzioni sociali, culturali ed educative, con l’obiettivo di favorire inclusione, partecipazione e opportunità di formazione e lavoro.

In questo contesto, Antares avrebbe dovuto lasciare uno spazio che nel tempo era diventato non solo luogo di produzione, ma anche ambiente di crescita personale e autonomia per una quindicina di soci lavoratori, di cui oltre dieci con disabilità. Il timore di uno 'sfratto' e il rischio di interrompere un’esperienza riconosciuta e apprezzata avevano acceso il dibattito politico e cittadino. La vicenda ora sembra essere giunta a una conclusione capace di tenere insieme le esigenze della rigenerazione urbana e la tutela di una realtà sociale radicata.

Nelle settimane più delicate, la cooperativa ha potuto contare anche sul sostegno del territorio e del mondo bancario: la campagna di crowdfunding ‘Una tipografia che stampa possibilità’, promossa insieme al Consorzio Sol.Co Cremona, ha ottenuto l’appoggio di Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula, rafforzando le prospettive future di Antares e il progetto di una sede stabile, più funzionale e aperta a nuovi sviluppi.

La soluzione raggiunta chiude una fase delicata e restituisce serenità a lavoratori e famiglie, dimostrando come i processi di rigenerazione urbana possano e debbano dialogare con il valore sociale delle esperienze radicate nel territorio. Antares continuerà così a stampare non solo fogli, ma possibilità, confermandosi una risorsa preziosa per Cremona e per la sua comunità.

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