Coop Antares ‘sfrattata’, parte la raccolta fondi

CREMONA - Una sfida per non lasciare indietro nessuno. Parte la campagna ‘Una tipografia che stampa possibilità’, lanciata da Cesvi in collaborazione con il Consorzio Sol.Co e Intesa Sanpaolo per sostenere la cooperativa sociale Antares, realtà storica del territorio che da oltre trent’anni offre lavoro e inclusione a persone con fragilità: 14 dei 19 dipendenti hanno disabilità, problematiche legate alla salute mentale o storie di disagio sociale.

Un modello virtuoso che unisce produttività e impegno civile: il 20% del fatturato arriva da commesse pubbliche, il resto da privati. Ma l’equilibrio è minacciato dall’imminente trasloco obbligato. La tipografia con sede in via del Foppone, nei locali del vecchio ospedale, versa da mesi nell’incertezza rispetto al proprio futuro: con l’avvio del cantiere per il progetto Giovani in centro, che riqualificherà l’intero comparto cittadino per farne un cuore pulsante della comunità universitaria della città, la cooperativa dovrà lasciare i locali e non è previsto il rientro a lavori conclusi.

Nei mesi scorsi l’amministrazione ha iniziato le trattative con i rappresentanti della coop per individuare una nuova sede ma, nonostante il sopralluogo in fiera, non c’è ancora una soluzione. E così gestori e mondo cooperativo si attrezzano autonomamente con una raccolta fondi: «Ci sono opportunità immobiliari, ma i costi di adattamento e trasloco sono proibitivi», spiegano i promotori della raccolta fondi, attiva sulla piattaforma ForFunding di Intesa Sanpaolo. Il traguardo è di 100mila euro necessario per risorse per affrontare ristrutturazione, trasloco e continuare a finanziare percorsi formativi all’insegna dell’inclusione.

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