L'ANALISI
17 Dicembre 2025 - 05:15
CASALMAGGIORE - San Rocco è restaurata e finalmente restituita alla sua città. Con i segni del tempo passato e degli interventi di recupero compiuti a raccontare scelte condivise e tanti volti che hanno preso a cuore una sfida ambiziosa. E svelare tracce di scenari futuri. Questo fine settimana ciò che rimane della chiesa costruita a ridosso dell’argine sarà al centro di due appuntamenti. Sabato 20 dicembre 2025 alle ore 10 il già Soprintendente per le province di Cremona, Lodi e Mantova Gabriele Barucca sarà nello Spazio Incontro dell’Istituto Romani per aggiornare gli studenti sullo stato dei lavori di restauro conservativo delle decorazioni ad affresco, e fare un bilancio più generale sul recupero del sito che ha sempre visto la scuola in prima linea. Domenica 21, invece, sono state organizzate due visite guidate di ‘inaugurazione’ aperte a tutti, su prenotazione, per visitare il complesso, al mattino alle ore 10 e nel pomeriggio alle ore 15.30. «È un passo importante perché si riconsegna a Casalmaggiore un pezzo della sua storia, mostrando la complessità delle operazioni tra messa in sicurezza dell’edificio e recupero dei decori. Ora si apre la scommessa rivolta a tutti su come abitare questo spazio» ha commentato l’abate parroco don Claudio Rubagotti.
Una storia cominciata nel 2008 grazie alla perseveranza dell’architetto Gabriele Pezzini, progettista della serie di interventi effettuati, e il professor Marco Orlandi, i quali si sono adoperati per far conoscere la situazione di San Rocco e trovare un modo di salvare le vestigia dell’edificio. «È stato un percorso sofferto, né sperabile né scontato – ha spiegato Pezzini –. Ora è divenuto realtà sia per il completo recupero strutturale del manufatto, sia per la fruibilità degli spazi di uso esterni ora attrezzati per eventi e manifestazioni giovanili, sia per il recupero definitivo degli angeli in stucco di facciata e la messa in sicurezza dell’intero ciclo degli affreschi interni al presbiterio. Ringraziamo tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato a questo recupero».
Dopo le puntellature d’emergenza per il terremoto del 2013, fu la scuola ad accendere di nuovo i riflettori sulla ‘questione San Rocco’. Nel 2015 l’istituto, attraverso un bando, scelse di adottare la chiesa e l’impegno di sensibilizzare, studiare e promuovere il risanamento del monumento. Nel settembre del 2018 gli studenti organizzarono l’evento ‘La notte degli angeli’ davanti ai resti in collaborazione con il Comune e la proprietà. Durante un convegno-incontro sul tema partecipò anche Barucca; vista la passione dei giovani, egli prese l’impegno di trovare fondi per il recupero di San Rocco. Nel 2019 furono stanziati 100mila euro con fondi del Ministero dei Beni Culturali per la messa in sicurezza urgente di San Rocco.
Lo sforzo convinse la Diocesi di Cremona a richiedere ed ottenere, anche a nome delle parrocchie cittadine, un ulteriore finanziamento con fondi del bando Pnrr di 200mila euro per un secondo progetto di risanamento strutturale e sismico; il tutto coordinato dalla società di consulenza Abstract. Un investimento di 152mila euro, grazie alle parrocchie e al cofinanziamento di fondazione Cariplo con il bando Emblematici Provinciali, ha permesso la terza fase con il recupero degli affreschi e il consolidamento degli angeli in stucco della facciata, conclusa agli inizi di dicembre ad opera dello Studio Blu. «È stata una lunga esperienza condivisa – ha commentato Orlandi –. Abbiamo sostenuto l’importanza di trasformare quell’area degradata in uno spazio funzionale, come ha dimostrato lo spettacolo di maggio scorso con la scuola di danza di Nilla Barbieri. Il dottor Barucca ha espresso il desiderio di tornare a Casalmaggiore per incontrare gli studenti della scuola con cui ha condiviso una delle sue esperienze più importanti».
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