Tre alloggi, tante speranze

SOSPIRO - L’inaugurazione dei tre alloggi del Centro Nazionale Autismo, gli spazi destinati ad accogliere le famiglie e i caregiver dei ragazzi che in futuro accederanno al Centro, sono solo il primo passo di quello che diventerà a tutti gli effetti un polo sanitario di eccellenza nella cura riabilitativa e nella riduzione significativa dei disturbi comportamentali associati all’autismo.

Il progetto clinico e la metodologia nuova ed innovativa che verranno poi ospitati all’interno del Centro sono stati studiati insieme all'esperienza di prestigiosi istituti internazionali come il Kennedy Krieger Institute e la Hopkins University di Baltimora.

Al momento il protocollo clinico viene già applicato dall’equipe specializzata guidata da Serafino Corti, psicologo e direttore del Dipartimento Disabilità, all’interno di Fondazione Sospiro, e a partire dai prossimi mesi si trasferirà in questa nuova struttura d’avanguardia con interventi altamente qualificati.

Ma se il progetto Centro Nazionale Autismo si inserisce in un percorso di innovazione e miglioramento dei servizi dedicati all’autismo, l’inaugurazione di mercoledì 3 dicembre 2025, è servita a mostrare un altro punto di forza di quella che diventerà un’opera di straordinaria importanza. «I tre alloggi che abbiamo realizzato grazie al fondamentale contributo della Fondazione Giorgio Conti – ha spiegato il presidente di Fondazione Sospiro Giovanni Scotti – permettono di far diventare realtà un principio fondamentale del nostro approccio clinico: il percorso terapeutico non riguarda solo il ragazzo, ma anche la sua famiglia. E quando una famiglia è sostenuta, formata e partecipe, il futuro della persona con autismo si apre con maggiore forza, stabilità e speranza».

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