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Il Centro Nazionale Autismo apre le porte: «Un investimento sul valore della vicinanza»

Due mini appartamenti realizzati con l’importante contributo della Fondazione Giorgio Conti che permetteranno ai famigliari e ai caregiver di poter rimanere accanto ai pazienti durante il percorso di cura

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

03 Dicembre 2025 - 18:35

Il Centro Nazionale Autismo apre le porte: «Un investimento sul valore della vicinanza»

SOSPIRO - Il Centro Nazionale Autismo, il polo d’eccellenza per la cura delle patologie legate allo spettro dell'autismo, ha finalmente aperto le proprie porte. Lo ha fatto, per la prima volta dalla posa della prima pietra nell’ottobre del 2022, nel primo pomeriggio in occasione dell’inaugurazione degli alloggi per i famigliari delle persone con disabilità.

Due mini appartamenti realizzati con l’importante contributo della Fondazione Giorgio Conti che permetteranno ai famigliari e ai caregiver di poter rimanere accanto ai pazienti durante il percorso di cura. La breve cerimonia si è tenuta alla presenza dei vertici di Fondazione Sospiro, il presidente Giovanni Scotti, il direttore generale Fabio Bertusi ed il consiglio direttivo, e dei rappresentanti della Fondazione Giorgio Conti, il presidente Carlo Conti assieme al figlio Giuseppe, a Giorgio Barbieri e Federico Lucchini.

Presenti anche il sindaco di Sospiro Fausto Ghisolfi, il vice presidente della Provincia Luciano Toscani, i parroci don Ernesto Marciò e don Giacomo Ghidoni, oltre che il comandante della stazione dei carabinieri di Sospiro il maresciallo Paolo Fiori e il comandante provinciale colonnello Paolo Sambataro.

«Siamo qui oggi per inaugurare non solo un’opera infrastrutturale – ha dichiarato Scotti – ma un investimento sul valore della vicinanza, sulla continuità della cura e sulla dignità delle persone. Grazie al vostro contributo, diventa realtà un principio fondamentale del nostro approccio clinico: il percorso terapeutico non riguarda solo il ragazzo, ma anche la sua famiglia». Poi la benedizione della targa, scoperta poco prima, e la visita agli alloggi e al Centro Nazionale Autismo.

«Oggi è una giornata particolarmente significativa – ha salutato il direttore generale Bertusi – È con profonda emozione che abbiamo scelto la data di oggi, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, per aprire per la prima volta le porte del nuovo Centro Nazionale Autismo. Un luogo che non è soltanto un edificio, ma la testimonianza di una visione che mette al centro la dignità e i talenti delle persone con disabilità. Una visione inclusiva per un progetto che guarda al futuro di molte persone, molte famiglie e dell’intera comunità».

Poi il saluto da Roma del dottor Serafino Corti, direttore del dipartimento delle disabilità di Fondazione, ed infine l’intervento dell’architetto Davide Nolli, progettista e direttore dei lavori del Centro. Infine la visita agli spazi, alle camere, alla palestra, alla sala da pranzo e a tutto il primo piano che nei prossimi mesi ospiterà i primi pazienti.

GLI ALLOGGI DEDICATI A GELSOMINA PISCOPO E MARIO BOLDORI

I due mini alloggi per i famigliari dei pazienti del Centro Nazionale Autismo sono stati intitolati alla memoria di due coniugi, Gelsomina Piscopo e Mario Boldori, che avevano lasciato in eredità alla Fondazione Giorgio Conti la loro casa di Gerre Borghi.

«Quando il notaio ci ha telefonato – ha raccontato il presidente Carlo Conti – per informarci di questa eredità abbiamo discusso con il consiglio per destinare questa somma a questo progetto. Fondazione Sospiro è un’eccellenza sul territorio per la cura di pazienti con disabilità, sposa i nostri valori e i nostri intenti, soprattutto quelli di vicinanza della famiglie. Ci è sembrato naturale aiutarli nell’allestire alloggi gratuiti per i famigliari».

«È con profonda gratitudine e sincera emozione che oggi rivolgiamo un ringraziamento speciale alla Fondazione Giorgio Conti, il cui sostegno prezioso ha reso possibile la realizzazione degli alloggi – ha aggiunto il presidente di Fondazione Scotti -. Grazie al vostro contributo, diventa realtà un principio fondamentale del nostro approccio clinico: il percorso terapeutico non riguarda solo il ragazzo, ma anche la sua famiglia. Offriamo ai famigliari uno spazio accogliente e vicino al centro, che ci permette di rendere più solido e più umano l’intero percorso di cura. Il vostro gesto non costruisce solo alloggi: costruisce possibilità, costruisce futuro».

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