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Javier Zanetti alla Fondazione Sospiro: un campione nello sport e nella solidarietà

L’ex capitano dell’Inter ha visitato il Centro Nazionale Autismo, conoscendo progetti e attività e manifestando interesse a future iniziative di sostegno

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

10 Novembre 2025 - 10:57

Javier Zanetti alla Fondazione Sospiro: un campione nello sport e nella solidarietà

SOSPIRO - Javier Zanetti in visita alla Fondazione Sospiro. Una giornata di grande emozione e significato quella vissuta nei giorni scorsi dalla Fondazione, dove è stato accolto l’ex capitano dell’Inter e vicepresidente del club. L’indimenticato campione argentino, da sempre sensibile ai temi sociali e impegnato in numerose iniziative benefiche, ha visitato la struttura su invito della Fondazione accompagnato dal presidente Giovanni Scotti, dal direttore generale Fabio Bertusi e dal dirigente Gianluca Rossi.

Il cuore della giornata è stata la visita al Centro Nazionale Autismo, riconosciuto come una delle più importanti realtà italiane ed europee dedicate alla ricerca, alla cura e all’assistenza delle persone con disturbi dello spettro autistico. Zanetti ha potuto conoscere da vicino le attività cliniche e i progetti innovativi portati avanti quotidianamente dagli operatori, esprimendo sincera ammirazione per la professionalità e la dedizione del personale.

rai

Particolarmente toccante è stato il momento in cui il campione ha visionato una recente puntata di “Medicina 33”, la rubrica di medicina della Rai, girata proprio all’interno della Fondazione Sospiro. Nel servizio, genitori di ragazzi con autismo e gravi disturbi del comportamento hanno raccontato le loro esperienze e l’importanza del sostegno ricevuto. Le parole e le immagini hanno profondamente colpito Zanetti, che ha definito l’esperienza “una lezione di vita che merita di essere conosciuta e sostenuta”.

Durante l’incontro si sono inoltre poste le basi per future collaborazioni, con l’obiettivo di promuovere iniziative di raccolta fondi a sostegno dei progetti clinici e di ricerca della Fondazione. Javier Zanetti ha manifestato la sua piena disponibilità a mettersi in gioco personalmente, mettendo a disposizione la propria rete di contatti nel mondo dello sport e dell’imprenditoria per favorire la nascita di sinergie e opportunità concrete.

«Oggi ho avuto il piacere di visitare la Fondazione Sospiro – ha dichiarato l’ex calciatore – una realtà di grande valore umano e professionale. È stato per me un onore conoscere da vicino il lavoro straordinario che ogni giorno viene svolto a sostegno delle persone più fragili. In particolare, sono rimasto profondamente colpito dal Centro Nazionale Autismo, un luogo di eccellenza che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la ricerca, la cura e l’inclusione. Sono felice di aver potuto vivere questa esperienza e sono certo che, in futuro, ci saranno nuove opportunità di collaborazione, progettazione e sostegno per continuare a promuovere insieme una cultura dell’attenzione, del rispetto e della solidarietà».

Soddisfazione e gratitudine sono state espresse anche dal presidente Giovanni Scotti. «Ci sono figure nel mondo del calcio che, pur identificandosi in una squadra, superano le barriere del tifo per la stima e il rispetto che sanno conquistarsi come persone, al di là della maglia indossata nella carriera. Javier Zanetti, capitano simbolo dell’Inter e dell’Argentina, è una di queste. Lo testimoniano la cordialità e la semplicità con cui ha aderito al nostro invito a farci visita e la disponibilità con cui si è intrattenuto, quando richiesto, con le nostre maestranze per una foto, un autografo o un breve dialogo. Nel corso della mattinata trascorsa in Fondazione Sospiro, Zanetti, accompagnato dal figlio Ignacio, «ha manifestato un sincero interesse a quanto già stiamo facendo e ai nostri progetti futuri, dimostrando la sua profonda sensibilità nel sostegno delle persone fragili e che si può essere campioni nello sport e nella vita. L’incontro ha posto le basi per prospettive di prossime collaborazioni della nostra Fondazione, proprio grazie a lui, col mondo del calcio, coinvolgendo anche Lega Serie A, FIGC e FIFA, ma in primo luogo ci ha consentito di apprezzare da vicino una persona di valore».

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