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COTTARELLI INCONTRA GLI STUDENTI

Le sfide del presente: «Senza giri di parole»

L’economista ha dialogato con le quinte dell’Anguissola sui temi del suo ultimo libro

Andrea Fiori

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redazione@laprovinciacr.it

05 Dicembre 2025 - 19:26

Le sfide del presente: «Senza giri di parole»

CREMONA - Erano presenti moltissimi giovani questa mattina nell’aula magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per ascoltare Carlo Cottarelli, economista cremonese di fama mondiale e direttore del programma di educazione per le scienze economiche e sociali (Peses) dell’Università Cattolica.

Il programma, nato nel 2023, vuole offrire agli studenti delle scuole secondarie di tutta Italia l’opportunità di confrontarsi con protagonisti ed esperti della scena politica ed economica italiana. Nato con lo scopo di fornire una possibilità di informazione, educazione e trasmissione dei concetti ai giovani, il ciclo vuole anche condividere l’esperienza di studiosi ed esperti per ispirare il futuro degli studenti. «La mia speranza è che il programma sia utile ai ragazzi – ha spiegato Cottarelli –. Io e gli altri professionisti di altissimo profilo (ex presidenti del Consiglio, numerosi ex ministri dell’economia) vogliamo andare nelle scuole di tutt’Italia, da Nord a Sud, anche nei piccoli centri, per portare testimonianze, far circolare idee e spunti di riflessione».

Cottarelli ha incontrato i ragazzi delle quinte del liceo economico-sociale (LES) dell’Anguissola per parlare dei temi al centro del suo ultimo libro ‘Senza giri di parole’, che affronta numerosi problemi del nostro tempo. «Questo specifico indirizzo – come ha spiegato la professoressa Simona Ghiraldi – permette ai ragazzi di studiare l’economia, senza scinderla dalla sfera umana come troppo spesso accade».

«Il libro ‘Senza giri di parole’ - come ha spiegato Cottarelli - vuole presentare i problemi del presente per i quali non c’è, per ora, una soluzione, ma che è fondamentale che tutti conoscano, soprattutto i giovani». Il timore di un conflitto termonucleare, la crisi climatica, l’immigrazione, gli oligarchi del tech, le sfide economiche dell’Italia, sono solo alcune delle tematiche trattate all’interno dell’opera.

Ma il momento centrale dell’incontro, dopo il puntuale intervento di Cottarelli, è stato certamente il botta e risposta tra l’economista e gli studenti. I ragazzi hanno posto numerose domande su vari argomenti, anche molto diversi tra loro: c’è chi ha domandato se (e come) l'Intelligenza Artificiale possa aiutare in un futuro scenario di guerra termonucleare, chi era curioso di sapere se fosse in atto una de-globalizzazione, e chi ha chiesto un consiglio per le nuove generazioni. Il punto di partenza del dibattito è stato il primo capitolo del libro di Cottarelli, dal titolo provocatorio ‘Paura della bomba?’. L’economista, infatti, ha spiegato ai giovani come il mondo per 80 anni (dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) sia stato in pace grazie alla ‘Pax Americana’ ed alla ‘Pax atomica’.

La prima aveva il suo perno negli Stati Uniti d’America, potenza egemone della seconda metà del Novecento dal punto di vista economico, sociale e militare. La seconda, invece, si basava sul timore di un conflitto termonucleare, in cui gli Stati (soprattutto Usa e Unione Sovietica) sarebbero passati dalle armi ‘convenzionali’ a quelle atomiche, mettendo a rischio la vita di milioni (se non miliardi) di persone.

«Ma oggi — come ha spiegato ancora Cottarelli — questo equilibrio, questa pace, è a rischio. A Est è emersa la Cina, che cerca di scalzare gli Stati Uniti dal ruolo di potenza egemone, sia da un punto di vista economico che militare. E questo progresso, incredibile nella storia dell’uomo per la sua rapidità, è stato reso possibile dalla globalizzazione, ossia il processo di interconnessione crescente tra Paesi, economie, culture e persone, con i suoi scambi, tecnologia e mobilità. La globalizzazione – ha continuato l’economista – ha dei lati positivi per le persone (come il minor costo delle merci), ma dall’altro ha significato la delocalizzazione di molte aziende verso l’Oriente con conseguente perdita di posti di lavoro». Ma l’incontro non voleva avere una chiave pessimistica: «Le sfide del domani sono tante - ha concluso Cottarelli - ed è fondamentale conoscerle».

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