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LA SCUOLA SECONDO EDUSCOPIO

Manin e Aselli al vertice. Lavoro, boom Vacchelli

L’indice di occupazione dell’istituto di via Palestro è schizzato dal 64 all’85%. Al Torriani il maggior numero di diplomati all’anno, ma il 53% non va all’università

Elisa Calamari

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05 Dicembre 2025 - 05:10

Manin e Aselli al vertice. Lavoro, boom Vacchelli

CREMONA - Eduscopio di Fondazione Agnelli permette di tracciare un quadro sulla formazione superiore in provincia e sulla preparazione pre-universitaria, ma ci svela inoltre con quanta facilità (o difficoltà) gli studenti degli istituti tecnici e professionali trovano lavoro. Ne esce una classifica pressoché invariata rispetto a quella del 2024, con il Romani di Casalmaggiore che guadagna una posizione sia come liceo linguistico sia come istituto tecnico tecnologico. È inoltre cresciuto notevolmente l’indice di occupazione diplomati del Vacchelli-Ghisleri di Cremona: dal 64% all’85%.

Andando con ordine, Eduscopio consegna nuovamente il primato al Manin per quanto riguarda i licei classici (seguito proprio dal Romani) e all’Aselli fra i licei scientifici (seguito dal Racchetti-Da Vinci di Crema). Il primo ha un indice complessivo — frutto di vari parametri — pari a 78,84/100 e un numero medio di 53 diplomati all’anno. Il voto della maturità fra quanti si iscrivono all’università è 87,5/100. L’80% degli iscritti al Manin supera il primo anno di università e fra gli indirizzi prediletti c’è quello umanistico (26,2%) seguito da facoltà giuridico-politiche (23,5%). Al classico Vida c’è una media voto più alta: 93,3/100 fra chi si iscrive all’università.

All’Aselli, che ‘sforna’ una novantina di diplomati all’anno, il voto medio alla maturità per chi si iscrive a facoltà universitarie è 87,6/100. E ben l’81% degli iscritti alle università supera il primo anno. «Ancora una volta le nostre articolazioni, sia il liceo ordinario che il liceo delle scienze applicate, spiccano nettamente tra i licei scientifici della città per la preparazione che offrono ai propri studenti – commenta soddisfatto il dirigente scolastico dell’Aselli, Alberto Ferrari –. La media dei voti e i crediti ottenuti sono decisamente maggiori di quelle delle scuole di città simili alla nostra. Certo, la nostra scuola richiede impegno, ma volere il bene degli studenti è dare loro gli strumenti necessari per avere un futuro di successo. Non si tratta di riempire la loro testa di nozioni o il tempo scuola di tante attività, ma di insegnare un rigoroso metodo di studio che possa aiutarli a crescere come cittadini maturi, consapevoli e fiduciosi delle loro qualità, favorendo quel percorso di crescita personale che li renderà capaci di affrontare le sfide che la vita porrà loro davanti».

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Eduscopio analizza poi i licei Scienze umane mettendo l’Anguissola di Cremona al secondo posto (preceduto dal Munari di Crema) con una media voto degli immatricolati pari a 85,6/100 e un 69% di studenti che superano il primo anno di università. Per quanto riguarda l’indirizzo economico-sociale, invece, dall’istituto Anguissola escono circa 95 diplomati all’anno con un voto medio di 81,1/100 fra quelli che si iscrivono all’università. Il 66% di essi, inoltre, supera il primo anno. Per quanto riguarda il liceo linguistico, il Racchetti-Da Vinci di Crema si piazza davanti al Manin e la Beata Vergine ha la media voto più alta con 85,3/100. Lo Stradivari spicca invece fra i licei artistici, ma il 63% dei diplomati stando alle tabelle di Eduscopio non si iscrive all’università.

Infine gli istituti tecnici, per i quali il report Eduscopio analizza anche la percentuale di occupati dopo il diploma (coloro che hanno lavorato almeno sei mesi nei primi due anni dopo la maturità). Fra i tecnici-economici primato per il Ghisleri con 103 diplomati all’anno e un voto medio di 85,4/100 fra quanti (il 51%) si iscrivono all’università. La percentuale occupazionale più alta è appunto quella dell’istituto tecnico tecnologico Vacchelli (85%) seguita da quella dell’istituto professionale industria e artigianato Torriani (71%). Bene anche gli occupati del Romani di Casalmaggiore (69%). Per quanto riguarda gli istituti professionali nel settore dei servizi spicca lo Stanga con un 62% di occupati dopo il diploma.

Curiosità: l’istituto cremonese che ha il maggiore numero medio di diplomati all’anno – nello specifico 168 – è il Torriani, con l’indirizzo tecnico-tecnologico. Il 53% dei diplomati in questo caso non si iscrive all’università e fra quelli che invece lo fanno (prediligendo le facoltà tecniche e scientifiche) il 35% supera il primo anno.

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