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CREMONA. AIDS

L’infezione si cura, troppi rinviano il test

A Cremona 15 nuovi positivi e tre vittime nel 2024. Aumentano le malattie veneree

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

01 Dicembre 2025 - 21:29

L’infezione si cura, troppi rinviano il test

CREMONA - L’infezione da Hiv oggi può essere neutralizzata attraverso efficaci farmaci e prevenuta, oltre che tramite comportamenti adeguati, con la profilassi. Eppure, nel 2024, in Italia circa 450 persone sono morte di Aids, la malattia nella quale può evolvere proprio il virus. Anche a Cremona, stando a quanto riferito da Angelo Pan, direttore dell’unità di Malattie infettive dell’Asst, negli ultimi anni sono stati registrati alcuni decessi legati alla scoperta tardiva della sieropositività: tre nel 2024. Casi sporadici, ma non del tutto assenti. Ecco perché resta ancora fondamentale informare e sensibilizzare.

«Le nuove positività all’Hiv registrate l’anno scorso a Cremona — dice proprio Pan — sono state 15. I numeri sono pressoché stabili. A livello nazionale registriamo un lieve decremento: 2.379 casi, mentre l’anno prima erano stati 2.507. Per quanto riguarda la trasmissione, quella più comune è attraverso rapporti eterosessuali». Al secondo posto i rapporti omosessuali maschili, mentre è più bassa la percentuale dei casi di trasmissione avvenuti tramite scambio di siringhe infette: è scesa al 3,8%. Pan spiega che purtroppo ancora oggi l’accesso alla cura è spesso tardivo, in quanto «il 60% arriva alla diagnosi quando le difese immunitarie sono già molto basse: se ne rendono conto quando hanno sintomi di infezioni o tumori secondari». Che nei casi più estremi possono ancora portare al decesso. La diagnosi precoce e le terapie a disposizione, invece, permettono un controllo totale della viremia «con negativizzazione nell’arco di pochi mesi e azzeramento dei problemi clinici». Purtroppo lo stigma ancora oggi legato all’Hiv e all’Aids rallenta le indagini diagnostiche: «Il 6,7% – continua Pan – fa il test dopo aver scoperto un’altra malattia sessualmente trasmessa, mentre il 13% lo fa nell’ambito di campagne di sensibilizzazione. Il nostro obiettivo è tentare di ridurre sempre più il numero di persone arrivate tardi alla cura. Informando il più possibile, ricordando che per prevenire è bene usare i preservativi e che, se proprio non è possibile utilizzarli, esiste anche una profilassi pre-esposizione».

Roberto Poli, direttore del Serd dell’Asst, spiega che il Centro infezioni sessualmente trasmesse (Ist) è collocato proprio all’interno del Servizio dipendenze perché, storicamente, l’Aids ha avuto nella popolazione tossicodipendente uno dei principali gruppi colpiti. «C’è la possibilità gratuita di screening per Hiv e per le altre malattie a trasmissione sessuale per tutta la popolazione che ha comportamenti sessuali a rischio – spiega Poli». Inoltre è attivo un ambulatorio, gestito in collaborazione con Malattie infettive, per la profilassi farmacologica dell’Hiv pre-esposizione (PreP). Vi è inoltre una marcata attività di promozione alla salute e prevenzione e di offerte di screening nel territorio, nelle scuole e nei contesti ricreativi. Purtroppo però l’attenzione verso la prevenzione delle malattie sessuali nei giovani è diminuita e vi è parallelamente una crescente incidenza di clamidia, gonorrea e sifilide.

Ieri, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, sono stati programmati test gratuiti e un momento di preghiera; giovedì alle 12 presso la ciclofficina La Gare des Gars di via Dante è previsto un ulteriore evento di prevenzione e informazione. Accanto a queste iniziative, l’Asst continua appunto a promuovere incontri nelle scuole.

LE INIZIATIVE PER LA GIORNATA MONDIALE: DOVE È POSSIBILE FARE GLI ESAMI

Al Serd è possibile sottoporsi a esami ematici il martedì e il giovedì su appuntamento (telefono 0372451755); sono disponibili anche test rapidi, gratuiti e anonimi. Proprio per favorire diagnosi il più possibile precoci proprio ieri, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, la Rete Fast Track City Cremona – composta da Comune di Cremona, Asst di Cremona, Ats Val Padana, Cooperativa di Bessimo e Casa della Speranza – ha promosso una serie di iniziative sanitarie, sociali e culturali dedicate alla prevenzione dell’Hiv. Fra queste, una campagna di test salivari Hiv e Hcv (Epatite C) gratuiti, rapidi e anonimi presso l’atrio della biblioteca al Campus del Politecnico: dalle 10.30 alle 14.30 ha rappresentato per diverse persone un’opportunità concreta per informarsi e compiere un gesto responsabile. «Il test rimane uno degli strumenti più efficaci per tutelare la propria salute e proteggere gli altri».

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