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Il saluto del consiglio comunale ad Aragona: «Un uomo delle istituzioni al servizio della collettività»

L’omaggio al questore, sottolineandone dedizione, cooperazione e risultati ottenuti nella tutela pubblica

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

01 Dicembre 2025 - 15:33

Il saluto del consiglio comunale ad Aragona: «Un uomo delle istituzioni al servizio della collettività»

CREMONA - Un saluto istituzionale e non scontato ha aperto il consiglio comunale di oggi, lunedì primo dicembre 2025.
Giunta e consiglieri hanno accolto in Sala dei Quadri di palazzo comunale il questore uscente Ottavio Aragona per un omaggio carico di riconoscenza, in cui sono state evidenziate la qualità del suo servizio e il solido rapporto costruito con la città.

Il presidente del consiglio Luciano Pizzetti ha aperto i ringraziamenti sottolineando come, sotto la sua guida, la sicurezza sia stata concepita non come mera "istanza d'ordine ma prevenzione, coordinamento", principi che "hanno dato frutto come dimostra il calo dei delitti", in particolare quelli a maggiore impatto sociale ascrivibili alle "baby gang". Ha poi aggiunto: "Buon riposo ora e grazie da parte di tutti noi per il suo lavoro"

Un visibilmente commosso Aragona ha definito questo momento "il modo migliore per concludere la mia carriera", confessando "mi emoziona particolarmente questo saluto non formale dell'assemblea cittadina". Nel suo intervento ha ribadito la filosofia che ha ispirato il suo mandato: "Ho provato a interpretare il mio ruolo per essere un punto di riferimento" e ha ricordato come sia "fondamentale la sinergia tra le forze di polizia per affrontare i problemi".

Il sindaco Andrea Virgilio ha tracciato un ritratto del questore, affermando che "in questi mesi ha dimostrato con grande chiarezza cosa significa essere un uomo delle istituzioni" e lodandone "un’autorevolezza sobria che vive il proprio ruolo non come un potere da esercitare ma come un servizio da rendere alla collettività". Riflettendo sul tema, il primo cittadino ha osservato che "la sicurezza non è una questione ideologica ma un terreno di responsabilità comune". Concludendo, a nome di tutta Cremona, gli ha rivolto "un sincero ringraziamento per il servizio prestato e con un tratto umano che l'ha contraddistinta", con l’augurio che lo accompagni "un ricordo affettuoso di questa città che oggi è anche un po' casa sua".

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