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CREMONA

Carlo Ambra è il nuovo Questore: «Polizia in strada e tutela ai fragili: giovani, vittime del codice rosso e anziani»

Capo delle Digos di Catania e di Torino per 7 anni, è stato anche responsabile dal 2000 al 2015 dell'attività della polizia italiana all'estero in occasione dei Mondiali di calcio e degli Europei

La Provincia Redazione

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01 Dicembre 2025 - 12:56

CREMONA - Carlo Ambra è il nuovo questore di Cremona. È il questore più giovane d'Italia. Con circa 30 anni di esperienza nell'ambito della polizia di prevenzione, è stato capo della Digos di Catania e della Digos di Torino per diversi anni, coordinando la gestione di grandi eventi come i G7 che si sono svolti a Taormina in Sicilia e a Torino.

Negli ultimi anni a Roma, Ucigos, ha anche coordinato le squadre tifoserie, incaricate di prevenire la violenza in occasione di manifestazioni sportive. È stato anche responsabile dal 2000 al 2015 dell'attività della polizia italiana all'estero in occasione dei mondiali di calcio in Germania e Sudafrica e gli Europei che si sono svolti in diversi paesi d'Europa.

LE OPERAZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA DI RILEVANZA NAZIONALE

L'operazione "Scintilla" che ha portato allo sgombero, nel febbraio 2019, dello storico centro sociale anarco-insurrezionalistia "Asilo" di Torino ed alla esecuzione di diverse misure cautelari per associazione eversiva. In tale ambito, il 30 marzo, in occasione della manifestazione internazionale organizzata a Torino in solidarietà agli anarchici coinvolti nell'inchiesta giudiziaria ha coordinato e diretto le attività preventive riuscendo ad isolare circa 200 anarco-antagonisti (provenienti da tutta Italia e dall'Estero), sequestrando un vero e proprio arsenale (bottiglie con liquido infiammabile, artifici esplodenti, fumogeni, biglie e bocce di ferro, mazze di legno e ferro, martelli, caschi, maschere antigas, materiale per travisamento ecc.) evitando così che il "blocco nero" si unisse alla manifestazione per attuare azioni violente.

L'operazione "City" che ha portato alla denuncia di n.75 militanti anarco-antagonisti ed alla esecuzione di numerose misure cautelari per il reato di devastazione commesso in occasione del corteo nazionale organizzato a Torino il 4 marzo 2023 in solidarietà al libertario Alfredo COSPITO, detenuto in regime di 41 bis

L'operazione "Sovrano" che ha portato alla esecuzione di diverse misure cautelari nei confronti dei leader e militanti di Askatasuna responsabili di numerosi reati commessi negli anni sia in ambito cittadino che nel contesto della mobilitazione contro la TAV

L'operazione "Matra" che ha portato al sequestro di un arsenale di armi da guerra illegalmente detenute e di un missile aria/aria modello MATRA

L'operazione "Amore e Odio" che ha portato nel marzo 2018 alla esecuzione di una misura cautelare in carcere a carico di un cittadino di origini marocchine per partecipazione all'organizzazione terroristica denominata "Stato Islamico".

CONTRASTO ALLA VIOLENZA NELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE

L'operazione "Last Banner" che ha portato all'esecuzione nel settembre 2019 di alcune misure cautelari nei riguardi dei leader dei principali gruppi ultrà della Juventus, denunciati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere, estorsione e violenza privata ai danni della società calcistica e dei tifosi normali della curva.

L'operazione "Last Spring" che ha portato nel dicembre 2019 all'adozione di n.75 provvedimenti DASPO nei riguardi degli aderenti al gruppo oltranzista dei "Torino Hooligans" per numerose condotte violente, provocatorie, offensive e prevaricatrici nei confronti delle tifoserie rivali, delle forze dell'ordine, della società del Torino Calcio e degli stessi tifosi normali della curva; per le quali sono state altresì adottate circa 500 sanzioni amministrative per plurime e reiterate violazioni del regolamento d'uso dello stadio.

Rimpatrio di 54 Hooligans dell'Ajax nell'aprile 2019, intercettati poco prima dell'ingresso nella città di Torino (dove erano diretti per assistere ai Quarti di Finale di Champions League contro la Juventus) e trovati in possesso di diverso materiale pericoloso occultato all'interno dei pullman a bordo dei quali viaggiavano. Nella circostanza, per la prima volta, venivano adottati provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di ordine pubblico con immediato accompagnamento alla frontiera, evitando criticità per l'ordine pubblico.

Denuncia di circa 170 tifosi della Juventus che, nell'aprile 2023, durante l'incontro Juventus - Inter, avevano intonato cori di discriminazione razziale all'indirizzo del calciatore LUKAKU, adottando altresì nei loro confronti altrettanti provvedimenti DASPO.

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