L'ANALISI
21 Novembre 2025 - 21:35
Nella foto di repertorio una protesta del comitato contro la chiusura
CASALMAGGIORE - Con un decreto della Direzione generale Welfare del 7 ottobre scorso, Regione Lombardia ha disposto la sospensione definitiva dei punti nascita chiusi nel 2018, tra cui quelli di Casalmaggiore e di Asola (chiuso nel 2020 in piena pandemia). Lo rendono noto i consiglieri regionali del Partito Democratico Matteo Piloni e Marco Carra.
«Nel settembre 2023 – ricordano – avevamo chiesto all’assessore Guido Bertolaso, a seguito di sue dichiarazioni, se ritenesse possibile riaprire il confronto sui punti nascita del territorio Casalasco-Viadanese. La risposta arrivata il mese successivo lasciava intendere un’interlocuzione tra Regione e Ministero per ottenere una deroga per il punto nascita dell’Oglio Po. Nove mesi più tardi, non avendo più avuto alcun aggiornamento, siamo tornati a chiedere conto all’assessore dell’avvio di quel dialogo. Da allora, silenzio totale.
Ci siamo attivati anche per ottenere la riapertura del punto nascite di Asola che la Regione aveva chiuso durante l’emergenza Covid, impegnandosi a riattivarlo una volta superata la fase critica. Una promessa rilanciata anche in campagna elettorale da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Oggi appare chiaro che si è trattato di una colossale presa in giro nei confronti dei cittadini e dei comitati che, con grande senso civico, si sono mobilitati in difesa di questi presìdi.
Il colpo definitivo è arrivato il mese scorso con la pubblicazione sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia del decreto 13819, con cui la Direzione Welfare mette la parola ‘fine’ ai punti nascita di Oglio Po e Asola».
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