L'ANALISI
12 Novembre 2023 - 04:00
CASALMAGGIORE - «Chiediamo la vostra disponibilità a rimettere a tema la riapertura del punto nascita di Oglio Po» che, «ancora oggi, rappresenta una ferita grave per la nostra comunità». La richiesta, come riferisce il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, è stata indirizzata dai 27 sindaci dell’Ambito Oglio Po (Casalasco Viadanese) all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e al direttore generale Giovanni Pavesi, con una lettera inviata per conoscenza anche al direttore generale dell’Asst di Cremona Giuseppe Rossi.
I primi cittadini esordiscono osservando che nel rispondere a una interrogazione del consigliere regionale Marco Carra, relativa al punto nascite dell'ospedale di Asola, chiuso da oltre 3 anni, «è stata dichiarata, in sede di Consiglio Regionale, l’intenzione di chiedere la possibilità di deroga al Ministero per poter riattivare servizi in quei centri che presentino distanze considerevoli da altri punti nascita».
I sindaci ricordano che la chiusura del punto nascita in Oglio Po risale al 13 ottobre 2018 e che questa ha comportato «una drastica riduzione degli interventi ospedalieri relativi all’ambito ginecologico nella sua totalità, contrariamente a quanto auspicato da Regione e da Asst Cremona».
A proposito del progetto finalizzato alla richiesta di deroga alla chiusura, a cura di Asst Cremona, «nelle informazioni riportate da Regione vi erano informazioni non corrette. La distanza tra Casalmaggiore e Viadana, i due comuni con la maggiore densità abitativa e le più numerose nascite nell’ambito, è di 40-45 minuti verso l’ospedale con punto nascite più vicino e non 12-25 minuti come affermato da Regione.
Dato che l’Oglio Po ha standard e garanzie decisamente maggiori dell’ospedale di Asola e che anche l’ospedale di Guastalla, a pochi minuti da Dosolo e Viadana, presso il quale si recavano diverse partorienti del nostro ambito, ha visto la chiusura del punto nascite, crediamo che ci siano le condizioni per tentare la riapertura. Coinvolta su tali considerazioni, la Direzione Strategica di Asst Cremona si è detta d’accordo e disponibile».
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