L'ANALISI
22 Novembre 2025 - 05:15
CREMONA - Bollette sempre più schiaccianti, affitti diventati difficili da sostenere, borsine della spesa sempre più vuote. Anche Caritas cremonese segnala che la povertà a livello cittadino sta mietendo le sue vittime, coinvolgendo anche famiglie che non sospettavano di potersi trovare a chiedere aiuto agli enti del Terzo Settore e agli enti benefici. Una piaga che vede le sue radici nell’inflazione. «Che la povertà sia aumentata è fuori dubbio — spiega il direttore della Caritas, don Pier Codazzi — lo dimostrano sia i dati locali che quelli nazionali. Le richieste di aiuto, tanto sul fronte alimentare quanto su altri fronti, sono in costante aumento».
Come denunciato dall’Ufficio Studi di Confartigianato a livello nazionale, infatti, in Lombardia circa il 5,1% delle famiglie verserebbe in una condizione di «incapacità di fruire di beni e servizi energetici essenziali»: ed in provincia di Cremona, i nuclei in difficoltà sarebbero 7.600.
Gli scogli da superare, in particolar modo, si concentrano sul tema dell’abitare. «Ad essere divenuta particolarmente vulnerabile — prosegue Codazzi — è soprattutto la cosiddetta “fascia grigia”». Sono i nuovi poveri, come precisa Codazzi. Una fascia che assorbe «tutti coloro che faticano ad arrivare a fine mese, pur non essendo in condizioni di aperta indigenza».
Ma anche la “base” della piramide, quella che racchiude dentro di sé le persone che vivono una condizione di povertà estrema, si è allargata negli ultimi anni. «La fascia della grande fragilità e marginalità è aumentata notevolmente — precisa Codazzi —. La cosa si ripercuote, naturalmente, anche sulle Cucine Benefiche, che stanno assistendo ad un aumento considerevole di richieste di aiuto. Lo vediamo tutti i giorni anche alla Caritas». Parallelamente, c’è il nodo delle bollette e del carovita, che ha fatto emergere bisogni nuovi: «Registriamo richieste sempre più numerose nei nostri centri di ascolto — conclude Codazzi — oltre all’evidente aumento di bisogni nell’ambito dei pacchi alimentari».
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