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IL RICONOSCIMENTO

Da Soncino a New York: la bandiera che si legge con le mani

L’artista Aldo ‘Jona’ Gallina riceverà un premio internazionale per la sua ‘American Flag Braille’, un’opera inclusiva che trasforma il simbolo nazionale in esperienza tattile e sensoriale

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

17 Novembre 2025 - 05:15

Da Soncino a New York: la bandiera che si legge con le mani

L'American Flag Braille

SONCINO - Difficile immaginare che una bandiera, oggetto tra i più riconoscibili e divisivi del nostro tempo, possa trasformarsi in un ponte tra mondi lontani. Eppure è quello che accadrà il 28 febbraio a New York, quando l’artista soncinese Aldo “Jona” Gallina riceverà un prestigioso riconoscimento internazionale per la sua “American Flag Braille”, un’invenzione/opera d’arte che permette ai non vedenti di leggere le stelle e strisce con la punta delle dita.

braille
L’artista soncinese Aldo “Jona” Gallina

Non un semplice successo personale, ma il risultato di un percorso che unisce tecnica, sensibilità e una visione dell’arte come spazio condiviso, aperto, accessibile. La bandiera a grandezza reale, costruita con rilievi che riproducono in braille ogni elemento grafico, nasce da un’intuizione che dalle vie di Soncino ha viaggiato fino agli Stati Uniti, attirando l’attenzione di istituzioni culturali e associazioni impegnate nel campo dell’inclusione.

A selezionarla è stata la commissione dell’Italian Reputation Award, il riconoscimento che ogni anno valorizza personalità italiane capaci di portare nel mondo un’immagine virtuosa del Paese. La cerimonia avrà luogo nell’ambito del festival “Two Flag: Italy & US”, evento che riunisce artisti, ricercatori e operatori culturali impegnati nel dialogo tra le due sponde dell’Atlantico.

Per Gallina è un traguardo simbolico: una consacrazione internazionale che non arriva dal mercato o dalla mondanità, ma da un’opera che si occupa dei limiti, delle fragilità, delle possibilità spesso taciute del corpo. La sua bandiera, lo raccontano curatori e galleristi, non chiede interpretazioni complesse: invita a toccare, sentire, leggere. È un gesto semplice e radicale insieme. Una bandiera che, per una volta, non divide ma accoglie.

Jona, che negli anni ha alternato poesia, pittura, scultura, installazioni e contaminazioni musicali, ha sempre portato nel suo lavoro una forte attenzione al tema del “vedere”: non solo con gli occhi, ma con la memoria, con la pelle, con le storie che ciascuno porta con sé. La “American Flag Braille” incarna questa ricerca in forma pura. Per questo, negli ultimi mesi, è stata esposta in diverse città europee e presa in considerazione da istituzioni statunitensi che promuovono l’accessibilità culturale. Non è un caso che fossero già nate proposte di collaborazione oltreoceano, prima ancora dell’annuncio ufficiale dell’Italian Reputation Award. L’opera ha infatti suscitato interesse anche in contesti educativi e in gruppi di lavoro che si occupano di arte multisensoriale. New York, capitale della cultura contemporanea, rappresenta per Jona il punto naturale di arrivo di questo percorso, ma anche un nuovo inizio.

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