L'ANALISI
VIADANA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA
14 Novembre 2025 - 14:53
VIADANA - Il 17enne di origine albanesi, oggi maggiorenne, che nel settembre del 2024 ha ucciso a Viadana Maria Campai, 42enne d'origine romena, è stato condannato a 15 anni e 8 mesi di carcere dal giudice del Tribunale dei Minori di Brescia Laura D’Urbino nell'udienza che si è svolta questa mattina.
La seduta del processo con rito abbreviatosi si è aperta con le discussioni della parti: Paolo Antonini e Valeria Bini, avvocati del giovane, hanno chiesto di far cadere l'aggravante della premeditazione sostenuta dalla Procura puntando al minimo della pena, mentre la sostituta procuratore Carlotta Bernardini ha sostenuto tutte le aggravanti, con la richiesta di una condanna a 25 anni.
Trattandosi di un processo per un delitto di cui era accusato un minorenne all'epoca dei fatti, non c'era la possibilità che fosse dato l'ergastolo.
Il giovane condannato, presente in aula, aveva aggredito la Campai con estrema violenza nel garage dell'appartamento in cui viveva con i genitori, trasformato in una sorta di palestra per i suoi allenamenti di arti marziali, al culmine di una lite scaturita per un diverbio sulla somma pattuita come compenso per un incontro sessuale a pagamento.
Poi aveva trasportato il corpo della donna, che viveva a Parma con la sorella, nel giardino di un'adiacente villetta disabitata, dove era stato rinvenuto una settimana più tardi dai carabinieri.
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