L'ANALISI
12 Novembre 2025 - 05:15
CASALMAGGIORE - Il reparto di Medicina Generale dell’ospedale Oglio Po verrà esternalizzato per far fronte alla grave mancanza di personale infermieristico. Una soluzione «obbligata ma temporanea», nelle intenzioni dell’Asst, per far fronte alla situazione di emergenza presente nel nosocomio casalasco, così come in molte strutture sanitarie regionali e nazionali.
«Il tema – si legge nella nota stampa dell’ente – è stato ampiamente affrontato più volte e in diversi contesti, dalla Conferenza dei Sindaci al Collegio di direzione e in sede di confronto sindacale e nelle sedute plenarie con i dipendenti dell’Asst di Cremona. Il 13 ottobre 2025, all’Ospedale Oglio Po, si è tenuta una riunione tecnico-operativa straordinaria alla quale hanno partecipato il direttore generale Ezio Belleri, il direttore amministrativo Gianluca Leggio, il direttore sanitario Francesco Reitano, il direttore sociosanitario Giorgio Scivoletto, il direttore medico Maria Lidia Raffaela Sinatra, il direttore della Dapss Alberto Silla, i direttori e i coordinatori di tutte le unità operative. In quell’occasione si è convenuto all’unanimità che, al solo scopo di garantire i servizi, sarebbe stato necessario intraprendere qualsiasi azione, compreso il coinvolgimento di un soggetto terzo».
Da qui la decisione forte di affidare la gestione infermieristica del reparto di Medicina Generale ad una società esterna. «La scelta è stata obbligata e condivisa con tutti i primari e i coordinatori dell’Oglio Po durante l’incontro – ha dichiarato Belleri con un comunicato –. In assenza di alternative praticabili si è scelto insieme di fare l’unica cosa possibile. Si tratta di una soluzione temporanea che consentirà il normale svolgimento di tutte le attività con una duplice funzione: garantire i servizi e le cure ai pazienti; garantire i riposi e le ferie al personale. Non solo: a tendere, nel febbraio 2026, sarà possibile attivare un numero maggiore di posti letto».
Tale soluzione, ha precisato Belleri, «non modifica l’organizzazione del reparto: la responsabilità clinico-organizzativa rimane in capo al Direttore di Struttura». Un contesto «paradossale», secondo Asst, quello in cui è maturata questa scelta. «Le risorse economiche per assumere infermieri ci sono, ma la difficoltà a reperire professionisti è una criticità con cui da qualche anno dobbiamo fare i conti ogni giorno – ha affermato Belleri –. Questo nonostante i concorsi continui e un bando per contratti infermieristici libero professionali, che l’Asst di Cremona ha scelto di lasciare sempre aperto, con tariffe orarie aggiornate. Ma l’adesione è scarsa. I tentativi fatti anche con l’agenzia di lavoro interinale sono andati a vuoto, la risposta è sempre la stessa: non ci sono professionisti infermieri disponibili».
Lo stesso direttore generale ha poi aggiunto come il ricambio del personale è un dato che pesa sulla gestione di entrambi i presidi ospedalieri, in particolare quello di Oglio Po. «A fronte di circa 90-100 dimissioni registrate nel corso dell’anno, le nuove assunzioni sono state soltanto una trentina. Significa che all’Asst di Cremona mancano circa 60-70 infermieri. A breve verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 50 infermieri, vedremo con quali risultati» ha concluso Belleri.
A dare una prima conferma di questa azione ventilata nelle scorse settimane era stato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni durante l’ultima seduta del consiglio comunale. L’occasione, infatti, era stata l’interrogazione della consigliera Annamaria Piccinelli sulla questione del personale infermieristico e di alcune possibile soluzioni per porre rimedio a questa lacuna. «Il problema è grave e si fa molta fatica a trovare infermieri, tecnici di laboratorio e di Radiologia in tutta Regione Lombardia e nei punti periferici» aveva risposto Bongiovanni. Per quanto riguarda la scelta di Asst di esternalizzare Medicina Generale all’Oglio-Po, «la misura partirà a breve, sfruttando una gara già attivata dagli Ospedali Civili di Brescia, dove questa modalità è già in uso per la gestione di infermieri e operatori socio-sanitari» aveva spiegato il sindaco. «I 48 posti letto verranno affidati ad un soggetto esterno, il personale infermieristico sarà spostato sui reparti oggi in carenza come Psichiatria, dove non possono essere date ferie, e Cardiologia. Quest’ultima tornerà a 18 posti letto di cui 4 di terapia sub intensiva, un requisito fondamentale per mantenere l’ospedale come Dea di primo livello».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris