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CREMONA. IL LUTTO

Addio al cardiologo Pantaleo

Il luminare si è spento a Rapallo: «Intelligenza, ironia e umanità»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2025 - 19:59

Addio al cardiologo Pantaleo

CREMONA - «Intelligenza arguta, condita da una sana e simpatica ironia». Gli amici di una vita, compagni di scuola, ex scout, ricordano così il cardiologo Paolo Pantaleo, deceduto giovedì 23 ottobre 2025 a 62 anni. Originario di Cremona, liceo classico al Manin, Pantaleo dal 1998 era una ‘colonna’ dell’Iclas, l’Istituto Clinico Ligure di Alta specialità di Rapallo, già Villa Azzurra. E il funerale si terrà domani nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio della città ligure, mentre lunedì sarà tumulato a Cremona.

Pantaleo lascia i figli Luca e Giulia e la moglie Chiara. Nel 2019, Pantaleo era stato sottoposto al trapianto di midollo osseo per una leucemia linfatica cronica. E il figlio Luca, allora 21enne, era stato il suo donatore. I due avevano festeggiato insieme nel 2020 «il primo compleanno del midollo» con una sfida sul campo da golf di Rapallo: fare assieme 72 buche in un giorno. La scoperta della leucemia era avvenuta otto anni prima da controlli routinari sul lavoro: «Non avevo mai avuto problemi di salute — aveva raccontato Pantaleo —, andavo in bicicletta, stavo bene. Scoprirlo è stato un flash, ma non sono mai caduto in depressione. Poi, in un periodo in cui stavo meglio, mi è stato proposto il trapianto». Dopo l’operazione, il medico era stato meglio, tanto da festeggiare, appunto, il primo anno di trapianto. Poi a gennaio la scoperta di un nuovo male, fatale.

Il suo approccio alla medicina era riassunto in un passaggio del giuramento di Ippocrate: «Se c’è amore per l’uomo, ci sarà anche amore per la scienza». E ancora: «Ogni caso, ogni paziente, rappresenta una nuova sfida che unisce professionalità e passione, studio, conoscenza e umanità: guardando prima all’uomo e poi alla malattia».

Pantaleo si era laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Cardiologia all’Università di Pavia col massimo dei voti. Poi aveva trascorso due anni presso l’Ospedale Universitario di Oxford, per specializzarsi nelle procedure di interventistica coronarica e di aritmologia. Dopo questa esperienza, rientrato in Italia, aveva aperto e diretto l’Unità di Cardiologia Clinica e Riabilitativa di Villa Azzurra di Rapallo, dove eseguiva le stesse procedure interventistiche effettuate nei centri cardiologici più rinomati in Italia e all’estero. Nelle sue note biografiche aveva scritto: ‘Col tempo, usufruendo dell’esperienza maturata grazie alla collaborazione con i migliori specialisti nazionali ed internazionali del settore, ho ampliato le mie competenze professionali, occupandomi anche di cardiologia strutturale e congenita e di interventistica vascolare. Le competenze cliniche acquisite mi hanno permesso di ottenere, con orgoglio, incarichi di insegnamento all’Università di Medicina di Genova e di essere insignito di tre prestigiose onorificenze: le Fellowship della Società Europea di Cardiologia, della Società Americana di Interventistica Cardiovascolare e della Società Italiana di Cardiologia Interventistica».

La scomparsa di Pantaleo ha suscitato vasto lutto in città e i suoi amici cremonesi ricordano soprattutto il suo umorismo inglese e la sua ironia. A lungo scout nel Cngei, era stato anche fra i capi dei ‘lupetti’. Durante la sua esperienza in via Colletta aveva avuto al suo fianco Michele ‘Mike’ Barbieri, 58 anni, mastro birraio, anima della Fabbrica di Pedavena, strappato alla vita da un male inesorabile nel 2023. Ora si ritroveranno insieme a scherzare al fuoco di bivacco.

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