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CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA

Il senatore Borghi in aula: «Diffamato su Twitter»

L'esponente leghista querela un utente che lo aveva accusato di essere stato allontanato da una banca tedesca. «Falso, me ne andai volontariamente dopo una carriera impeccabile»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2025 - 18:56

Il senatore Borghi in aula: «Diffamato su Twitter»

L’avvocato Celva e il senatore Borghi

CREMONA - La mattina in Tribunale a Cremona, al processo nei confronti di un cremonese accusato di averlo diffamato su Twitter, oggi X. Il pomeriggio, alle 18, a Fidenza per presentare il suo saggio Vent’anni di sovranismo. Dall’euro a Trump uscito a maggio di quest’anno (casa editrice: Guerini e Associati).

Il senatore Claudio Borghi, l’economistaNo euro’ della Lega, 50 anni, milanese, è abituato agli attacchi. Parte civile con l’avvocato Mattia Celva del Foro di Trento, invita il giudice a fare una ricerca su Internet: lì c’è tutto. «Io ricevo insulti da due categorie. La prima è relativa alla mia attività professionale, se propongo una legge che non piace. La seconda: vanno a pescare nel mio passato su questioni già risolte sul piano processuale».

Il caso che porta Borghi in Tribunale, nato dalla querela presentata a Trento, ma arrivato a Cremona per competenza territoriale (il domicilio dell’imputato), rientra nella seconda categoria. E origina «all’interno di una discussione pubblica tra più persone su Twitter, tra cui persone note».

Borghi non sa chi sia l’imputato (assistito dall’avvocato Antonio La Rosa di Verbania, si difenderà il 23 gennaio) a processo per aver scritto sul social: ‘Claudio faceva reddito impolpettando derivati con titoli tossici in Deutch Bank, fu accompagnato alla porta per questo, invitandolo alle dimissioni». Il twitter è del 5 gennaio 2020. All’epoca, il senatore della Lega era deputato, presidente della V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione: lo è stato dal 21 giugno 2018 al 28 luglio 2020) della Camera dei deputati. «Ho denunciato, perché si tratta di circostanze false e pregiudizievoli».

Le spiega il politico che rivendica «una vita professionale immacolata nel mio rapporto con Deutch Bank. Vi sono stato dal 2001 al 2008 e in quel momento ero dirigente apicale. Nel 2006 sono stato promosso responsabile azionario e non avevo niente a che fare con i titoli azionari: facevo solo intermediazione».

Appassionato di Borsa, una carriera iniziata a 19 anni come fattorino per un agente di cambio, «quando sono stato promosso, è stato per me un momento molto importante. Ed è stato anche il motivo per cui ho chiuso il mio rapporto: avevo raggiunto il ruolo apicale all’interno di Deutch Bank. Non ho mai avuto alcun tipo di contestazione dalla banca sul mio operato. Ho detto in anticipo che mi sarei ritirato, non mi hanno licenziato, sono andato via volontariamente. All’epoca c’era la crisi dei subprime, nella banca altri hanno avuto problemi sui derivati, ma non era la mia sezione. Non vi è mai stata un’indagine interna su di me». Lo ribadisce: «Sono andato via volontariamente. Se uno vuole andare via, ha un ricco pacchetto. Basta non andare dalla concorrenza».

Cinque anni fa, un conoscente gli segnala il Twitter. Borghi, grande utilizzatore dei social, con il suo seguitissimo account prima Twitter poi X (oltre 200.000 follower e 170 milioni di visualizzazioni annue) va a controllare. «Nella discussione c’era anche il professor Puglisi che cercava di sminuire la mia vita». Si trata tdi Riccardo Puglisi, economista, professore e ricercatore, conosciuto per le sue battaglie su X. «Era una discussione provocatoria nei miei confronti — spiega Borghi — e stavano disquisendo dei miei redditi nell’attività politica». Studente lavoratore con laurea in Scienze economiche e bancarie, frequentando i corsi serali all’Università Cattolica del Sacro Cuore, quando nel 2009 Borghi si ritira dai mercati finanziari, si dedica all’insegnamento: docente alla Cattolica. Nel 2013, la ‘chiamata’ di Matteo Salvini.

Borghi fa mettere a verbale: «Io ho a che fare con milioni di persone che se appena trovano qualcosa su di me, non vedono l’ora di... La mia reputazione è sempre stata immacolata. Sono una persona attiva nel mio ruolo e, quindi, la mia reputazione è costantemente a rischio. C’è una vasta casistica di persone che ogni tanto dicono cose false. In tempi recenti, con un attuale deputato ho raggiunto un accordo extragiudiziale. Aveva scritto che ero stato cacciato dall’università. Ogni tanto: ‘Ma tu sei quello che hanno cacciato dalla Deutch Bank, dall’università’».

Su X, oggi Borghi ha informato i suoi elettori: «Felice a Cremona in tribunale per la solita querela. Ogni volta la rottura di scatole mi ricorda perché saggiamente querelo solo se strettamente necessario. Se dovessi andare a tappeto dovrei fare visita a tutti i tribunali italiani e non credo sia quello per cui mi avete eletto».

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