L'ANALISI
17 Ottobre 2025 - 20:39
Nei riquadri Tirloni e Rava
SORESINA - Rimpasto di giunta, fiducia aritmetica garantita da sei firme e crisi superata, anche se per il rotto della cuffia e non senza fatica. Si chiude così la fiction politica autunnale che ha appassionato, e a tratti preoccupato, i soresinesi come non accadeva da anni. La maggioranza ha perso due pezzi ma tiene e lo spauracchio del commissariamento torna ad essere, per la città, solo un brutto ricordo.
Eliana Tansini, Elisa Cammi, Mauro Geroldi, Antonio Gazza, Giampiero Cominetti e Vittoria Rossi stanno con il sindaco Alessandro Tirloni. L’hanno messo nero su bianco in una lettera che è firmata anche dal vicesindaco Fabio Grassani il cui sostegno, però, ha solo valore simbolico dato che da esterno, nel caso si fosse arrivati al momento critico, non avrebbe potuto votare la fiducia: «Dopo un anno di lavoro intenso, ci siamo presi un momento di riflessione e abbiamo scelto di proseguire uniti nel mandato affidatoci dalla cittadinanza. Confermiamo con forza la nostra piena fiducia nel sindaco, apprezzandone la correttezza e il rispetto dimostrato in ogni occasione. Siamo altrettanto convinti della validità della giunta e degli assessori attualmente in carica e a loro confermiamo il nostro sostegno incondizionato. Il sindaco può contare su di noi per portare avanti le decisioni condivise e, quando necessario, per adottare le scelte che meglio rispondano alle esigenze della comunità. Insieme guardiamo al futuro con ottimismo e determinazione».
I più attenti l’avranno già notato ma, tra le firme, non figurano i nomi dell’ex vicesindaco Roberto Rava (e questo era abbastanza scontato dato che il suo “licenziamento” era stato il pomo della discordia) e di Francesco Fortunato. L’ha sicuramente notato anche la fascia tricolore: «Ho ricevuto con piacere la lettera firmata dai consiglieri di maggioranza in cui viene ribadita la fiducia nell’operato della giunta. Ai consiglieri Francesco Fortunato e Roberto Rava, che hanno ritenuto di non firmarla – ha commentato Tirloni –, tutta la maggioranza vuol far arrivare la piena disponibilità a continuare insieme il percorso iniziato poco più di un anno fa. Sono sicuro quindi che tutte le componenti della maggioranza lavoreranno unite per il bene della nostra città».
Il linguaggio è posato, istituzionale e politichese, come d’altronde è normale e giusto che sia, ma il messaggio che traspare è abbastanza chiaro: «Ok che non andiamo d’accordo su tutto, però siamo tutti dalla stessa parte e quindi non votiamoci contro».
Non che faccia, in realtà, una differenza abissale. O meglio: nella (almeno per ora) remota ipotesi che Rava e Fortunato decidano di costruire una corrente di «non allineati» e che in futuro possano anche, di conseguenza, valutare di dare il proprio appoggio ad alcune delle proposte dell’opposizione o rigettare quelle della maggioranza, i numeri per mandare sotto la squadra di governo non ci sarebbero. Perché il sindaco vota, quindi il 7 a 6 è matematico.
Il caso, insomma, è chiuso. Anche, molto probabilmente, grazie alle trattative che hanno disegnato i nuovi equilibri. Nasce un nuovo assessorato ad hoc: lo guida Geroldi che si occuperà del cimitero, delle politiche energetiche, della Protezione civile e soprattutto delle importantissime edilizia popolare e viabilità. Il bilancio e i tributi tolti a Rava, invece, sono adesso in delega a Cominetti.
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