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CALVATONE

L'addio a Elis: l'ultimo saluto tra ricordi e lacrime

La comunità si è raccolta in chiesa per i funerali del 32enne, con la bara decorata dalla sciarpa della Cremonese e una foto sorridente. Familiari, amici e conoscenti l'hanno ricordato come una persona speciale, capace di lasciare un segno indelebile nella vita di chi lo conosceva

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

14 Ottobre 2025 - 17:10

L'addio a Elis: l'ultimo saluto tra ricordi e lacrime

Nel riquadro Elis Bardella

CALVATONE -  La bara portata in chiesa dagli amici con sopra la sciarpa della Cremonese e una foto sorridente a fianco dell'altare in una giornata calda e luminosa, che ha fatto da contraltare alle lacrime e alla tristezza delle tantissime persone che oggi hanno affollato la parrocchiale del paese per dare l'ultimo saluto a Elis Bardella. Il 32enne è deceduto nella notte tra sabato e domenica a seguito di un malore che lo ha colpito in maniera fulminea nel letto di casa.

papà

«Le parole sincere non riescono a consolare ciò che stiamo vivendo, sentiamo urlare nel nostro cuore la disperazione per questa scomparsa improvvisa», ha detto il parroco don Alfredo Assandri nell'apertura della messa. Una celebrazione a cui non hanno voluto mancare gli amici del paese stretti attorno al fratello Michael, ma anche coloro che lo avevano conosciuto grazie al lavoro assieme ai genitori Lucilla e Maurizio nella pasticceria Dolce Follia, apprezzata anche grazie alla presenza e all'impegno di Elis.

Nell’omelia don Assandri ha esordito ricordato che «ci siamo trovati nella nostra chiesa luogo in cui si nasce e si cammina per salutare chi ci ha lasciato. La pagina del Vangelo di oggi ricorda la morte e la resurrezione di Cristo che di anni ne aveva 33, quasi in comunione con la morte di Elis. Rimaniamo sconvolti dalla morte di questo nostro fratello».

Alla fine lo stesso don Assandri ha letto un messaggio preparato dagli amici: «Forse è stupido pensare di far stare tutti i pensieri in un foglio di carta e forse è ancora più stupido pensare di metterli per iscritto. Abbiamo tantissimi ricordi di te. A volte buttavi fuori perle profonde, riguardo il senso di ciò che ti circondava. Oggi siamo sinceri un senso non c’è. Non troviamo un senso a niente. Senza di te mai sarà più lo stesso».

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