L'ANALISI
07 Ottobre 2025 - 16:23
VESCOVATO - Su Google, cliccando Tabù, compare la scritta in rosso: 'Chiuso definitivamente'. Lo è da novembre 2022, il night-club di via Cristoforo Colombo. «Ma è stato chiuso per sfratto dopo il Covid, non per questa cosa». L’altra cosa: gli ex proprietario, direttore di sala e cassiere avrebbero chiuso un occhio, tollerato che le ballerine facessero sesso con i clienti nei due privé: stanza numero 7 e stanza numero 10. Qui erano state piazzate microtelecamere. Un’altra era nella toilette delle donne, nascosta dietro il cassetto che copriva i cavi elettrici. Difesi dagli avvocati Filippo Colombani di Cremona, e Danilo Pichierri di Parma, i tre sono accusati di aver «tollerato abitualmente che più ballerine, loro dipendenti, all’interno dei privé esercitassero attività di prostituzione mediante rapporti sessuali completi, o comunque prestazioni sessuali, con i clienti, in epoca anteriore e prossima il mese di novembre 2022».
Le ballerine che lavoravano al Tabù avevano tutti nomi d’arte. Chanel, ad esempio. Chanel oggi ha 33 anni, abita a Cremona. «Ora non lavoro». Nel locale era sotto contratto. Per il privé, il cliente pagava 50 euro, la metà andava a lei che passava all’incasso a fine serata. Oggi Chanel ha spiegato come funzionavano i privé. «Si balla, si beve, si chiacchiera». «Le è mai capitato di avere rapporti sessuali?», la domanda del pm Federica Cerio. «Credo qualche volta, penso di sì». «Il cliente pagava di più?». «No, no». Chanel ha fatto mettere a verbale che «per i clienti suoi amici, per farli divertire, il proprietario sceglieva le più belle. Perché magari non piaceva la mulatta». E, soprattutto, che al Tabù «c’erano direttive impartite dai titolari. Nelle riunioni ci era stato specificato: niente sesso e niente droga nei privé». Ma lei nel privé con il letto matrimoniale «penso di avere avuto rapporti sessuali, ma io ero sempre bevuta», precisando subito dopo: «Parlo per me, le altre non so». «Qualcuna delle sue colleghe non le ha riferito di avere avuto rapporti sessuali?». «Non lo so». Il presidente del collegio le ha ricordato di essere sotto giuramento.
L’indagine dei carabinieri è nata dalla querela presentata da una ballerina per questione di soldi. Durante l’inchiesta, uno dei carabinieri ha visionato i filmati registrati dalla fine di agosto ad ottobre dalla microtelecamera installata nella stanza numero 10, perché le immagini erano più nitide rispetto a quelle, più sfocate e più buie, della stanza numero 7.
Un filmato: «Nell’area principale, c’è uno scambio di effusioni tra una ballerina e il cliente, poi i due si appartano nel privé, ci sono scambi di effusione, poi il cliente si denuda parzialmente e inizia il rapporto sessuale. Poi i due escono». Un altro filmato: «Il cliente è a schiena nuda. Prima di uscire si infila la camicia». Anche le immagini registrate nel bagno delle donne erano più chiare, «perché c’era più luce». Qui, le ballerine andavano per l’igiene intima. Otto ex ballerine del Tabù saranno sentite il 20 gennaio prossimo.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris