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CREMONA. IL FILO

Cambio al vertice: iIl presidente è Zontini

Subentra a Mantovani. Nuovo consiglio e statuto più moderno. Il glorioso sodalizio è nato nel 1801

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

06 Ottobre 2025 - 21:30

Cambio al vertice: iIl presidente è Zontini

Mantovani e Zontini

CREMONA - La mattina in Tribunale, il pomeriggio alla Società Filodrammatica Cremonese. Da tre anni vicepresidente, da oggi, Alessandro Zontini, avvocato, ne è presidente. Subentra a Giorgio Mantovani. Lorenza Rizzi è vicepresidente e segretaria, Angela Bellardi tesoriere. Completano il consiglio Beppe Arena, Emiliano Bosisio, Alfredo Quaini e Franco Romagnoli.

«Nonostante i molti problemi da affrontare, credo che l’entusiasmo, la determinazione, la coesione e la consapevolezza del lavoro da svolgere, potranno costituire le migliori basi e risorse per ben tutelare prima, e rilanciare, poi, la Società Filodrammatica Cremonese nell’interesse non solo dei soci, ma dell’intera cittadinanza. Sì, perché il Filo è anche e soprattutto, patrimonio culturale di tutta Cremona», dichiara Zontini.

Il neo presidente spiega: «Lo scorso 10 maggio abbiamo fatto l’assemblea generale e abbiamo deciso di dotarci di un nuovo statuto e, quindi, di rientrare nel sistema del terzo settore come Aps (Associazioni di promozione sociale) per poter partecipare ai bandi, per poter essere più liberi nell’organizzazione dal punto di vista giuridico e amministrativo. Abbiamo pensionato lo statuto del 2003, che aveva ancora molte direttive degli statuti precedenti, i quali affondano le radici nel 1801. Abbiamo deciso di innovarci sia dal punto di vista contenutistico, soprattutto giuridico ed economico

Le iniziative in cantiere sono molte. «Sono iniziative di carattere cinematografico, teatrale, musicale e culturale tout court, perché abbiamo una collezione di idee e anche di persone che, capite le esigenze, potranno supportarci». Si tratta di nomi di spicco nel panorama nazionale, ma Zontini tiene la bocca cucita: «Ora non posso dire nulla». Tra le iniziative, aggiunge, «vogliamo aprirci anche alle mostre per lanciare pittori locali e non».

Dopo l’assemblea di maggio e l’assemblea straordinaria del 28 giugno, in estate «alcuni soci si sono prodigati per svolgere vari lavori che hanno abbellito la sede, dalla tinteggiatura alla sistemazione del cortile e al riordino del ricco archivio». Alla Società Filodrammatica Cremonese si sono già iscritti diversi nuovi soci «desiderosi di valorizzare questo spazio così ricco ed importante per la cultura cremonese e non solo».

Il neo consiglio ricorda la storia della Società Filodrammatica Cremonese. «Il teatro venne costruito nel 1674 dalla marchesa Ariberti e, a seguito della cessione alla congregazione Filippini, fu trasformato in chiesa. Nel 1798, i cremonesi avviarono la rinascita del teatro Ariberti, inaugurato poi nel 1807 da Napoleone Bonaparte a seguito dei progetti e lavori seguiti dall’architetto Faustino Rodi. In seguito, il teatro e la società assunsero il nome di Teatro e Società dei Filodrammatici».

Nel 1913, vi suonò Franz Von Vecsey, uno dei più grandi violinisti al mondo, nel 1915, la grande orchestra italiana, allora diretta da Arturo Toscanini, nel 1926 Béla Bartók. Non solo. «Il Filo è stato anche sede del primo gruppo di mandoliniste d’Italia». Nel 1941 iniziò la carriera di Ugo Tognazzi «interprete nella commedia ‘Il tuo bacio’». Sul palco si è esibita una giovanissima Mina. «Grazie anche alla collaborazione con il Comune, il Filo garantisce numerose aperture per eventi artistico e culturali che si sommano alle oltre 200 per le proiezioni cinematografiche».

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