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CREMONA. MUSEO DEL VIOLINO

La Lombardia guida la spesa dei viaggiatori culturali: sfiorati i 10 miliardi nel 2024

Secondo il 21° Rapporto Federculture la regione conquista il primato nazionale per introiti legati al turismo motivato dall’offerta artistica e storica. Resta il divario tra grandi città e territori meno valorizzati

La Provincia Redazione

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02 Ottobre 2025 - 16:02

La Lombardia guida la spesa dei viaggiatori culturali: sfiorati i 10 miliardi nel 2024

CREMONA - Il turismo culturale si conferma uno dei pilastri della crescita del settore turistico italiano, con risultati che in molti casi superano quelli degli anni precedenti alla crisi. Nel 2024 ha rappresentato il 63,2% delle presenze complessive, pari a 294 milioni, segnando un +9% rispetto al 2019. La cultura non solo ha trainato la ripresa post-Covid, ma oggi si presenta come la vera spina dorsale dell’intero comparto turistico nazionale. Un andamento che sottolinea come la cultura sia il vero motore della ripartenza del settore dopo la pandemia. Non a caso, per il 56% dei turisti stranieri la cultura è il primo motivo per scegliere l’Italia, mentre per il 70,2% dei turisti italiani rappresenta almeno una delle motivazioni di viaggio. È questa la fotografia scattata dal 21° Rapporto Annuale Federculture 2025, presentato questa mattina presso il Museo del Violino di Cremona.

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All’incontro, organizzato da Federculture con la collaborazione della Fondazione Museo del Violino, hanno partecipato Luca Burgazzi, assessore al Turismo del Comune di Cremona; Virginia Villa, direttrice della Fondazione Museo del Violino; Alberto Bonisoli, direttore Ufficio Studi Federculture; Rodolfo Bona, assessore alla Cultura di Cremona; e Andrea Cancellato, presidente di Federculture.

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La Lombardia si conferma una vera e propria superpotenza del turismo culturale. Con oltre 29 milioni di presenze di turisti stranieri, è la terza regione più visitata in Italia dopo Veneto e Lazio, ma soprattutto si colloca al primo posto per spesa complessiva dei visitatori, che nel 2024 ha sfiorato i 10 milioni di euro, davanti a Lazio (8,6 milioni) e Veneto (7 milioni). Un primato che evidenzia non solo l’attrattività del territorio ma anche la capacità della Lombardia di intercettare flussi di turismo internazionale a più alto valore aggiunto.

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Accanto a questi punti di forza, emergono tuttavia alcune criticità. La Lombardia è penultima in Italia per quota di comuni a vocazione culturale, poco più del 4%, davanti solo al Molise. Inoltre, la maggior parte delle presenze si concentra su Milano e su alcune città capoluogo come Mantova, Cremona, Brescia, Bergamo e Pavia.

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“I dati del Rapporto Federculture confermano il ruolo decisivo del turismo culturale come traino per l’intero settore turistico e per l’economia del Paese. Mostrano tuttavia anche la necessità di rafforzare le politiche di riequilibrio territoriale, sostenendo le realtà rappresentano autentici poli culturali di eccellenza. È fondamentale puntare su una strategia che sappia valorizzare non solo le grandi città ma anche i centri di medie e piccole dimensioni, dove la cultura può diventare il motore di uno sviluppo più diffuso e sostenibile” ha dichiarato Bonisoli.

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Ma la vitalità del sistema culturale lombardo e la forza del suo legame con i territori è testimoniata anche da altri indicatori. La Lombardia si conferma la regione italiana più attrattiva per le risorse private destinate al settore. Ad aprile 2025 le erogazioni raccolte attraverso l’Art Bonus hanno toccato quota 377,8 milioni di euro -  pari al 35% del totale nazionale - grazie al contributo di imprese, enti e cittadini. Un primato consolidato anche nel 2024, quando in Lombardia sono stati raccolti 51,3 milioni di euro, oltre 30 milioni in più del Piemonte, seconda regione in classifica.

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Inoltre, i dati aggiornati al 2024 sulla partecipazione a eventi e attività culturali mostrano una domanda in costante espansione e un comparto ormai pienamente rilanciato dopo la pandemia. In Lombardia, infatti, i livelli di partecipazione sono spesso sopra la media nazionale e in alcuni casi tra i più alti in Italia. Nel 2024 quasi la metà dei residenti (48,5%) è andata al cinema: un dato che colloca la regione al terzo posto, subito dopo Lazio (53,1%) e Umbria (49,1%). Anche i musei e le mostre hanno un pubblico solido con il 38,4% di frequentazione; la visita a monumenti e aree archeologiche coinvolge un terzo della popolazione (33,4%). Nello stesso anno sono in forte crescita i musei e i siti culturali lombardi, protagonisti anche nelle classifiche nazionali e internazionali.

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Tra i 20 istituti statali più visitati d’Italia spiccano la Pinacoteca di Brera, con oltre 546 mila ingressi (+17,6% sul 2023 e +30,8% sul 2019), e il Cenacolo Vinciano, quasi 530 mila visitatori, in aumento del 9,6% rispetto al 2023 e del 18,8% rispetto al 2019. A questi risultati si aggiunge l’exploit del Palazzo Reale di Milano, che entra nella classifica internazionale dei 100 musei più visitati al mondo con 1.150.282 visitatori, registrando una crescita del 28% in un solo anno e del 53% rispetto al periodo pre-pandemico.

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