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SE L’INSIDIA ARRIVA DAL CIELO

Droni, regole e cautela: «Macchine complesse»

Dopo il ferimento del 78enne a Soresina, Spotti, esperto di volo, illustra norme e rischi

Rebecca Loffi

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redazioneweb@laprovinciacr.it

20 Settembre 2025 - 05:25

Droni, regole e cautela: «Macchine complesse»

CREMONA - Una macchina complessa, che rientra a pieno titolo tra gli aeromobili ed esige dunque, per essere utilizzata con responsabilità, di conoscenze generali e normative, padronanza di procedure operative ma anche di nozioni relative alla tutela dei dati, alla sicurezza e alle necessarie coperture assicurative.

Dopo che un 78enne di Soresina è stato colpito al volto da un drone a bassa quota, nei pressi dei giardini Galli, Davide Spotti, ex ufficiale della Polizia locale, pilota, istruttore di volo a vela, Apr ed ultraleggeri all’Aeroclub di Cremona, fa luce sulle disposizioni vigenti.

«Dal punto di vista regolamentare, l’Italia si attiene alle normative europee sui droni stabilite da Easa (Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea), gestite a livello nazionale da Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile)», spiega Spotti. «Si tratta di regole abbastanza complesse, che hanno subito tuttavia semplificazioni non sempre produttive: ora, dal corso in presenza presso i centri riconosciuti Enac, si è infatti passati alla possibilità di ottenere un attestato online (valido per i droni di categoria ‘Open’, A1 e A3, considerati a basso rischio), rispondendo a 40 domande e versando, peraltro, un importo minimo. Tale attestato - evidenzia Spotti - è valido cinque anni e consente di pilotare droni con una base esclusivamente teorica: l’addestramento pratico, prima garantito dalle scuole abilitate, ora non è più formalmente necessario».

Uno snellimento che, tuttavia, può condurre ad un uso non sempre responsabile.
«Riguardo all’incidente di Soresina, occorre ricordare che i droni fino ai 250 grammi possono, generalmente, sorvolare persone - chiarisce Spotti - ma è fatto divieto ai piloti di farli volare sopra assembramenti. In caso di violazione, sono previste delle sanzioni. In genere, si tratta di provvedimenti amministrativi. Ma qualora si verifichino danni a persone o a cose - prosegue l’esperto - la responsabilità può diventare anche penale».

Sempre in merito all’incidente che ha coinvolto il 78enne di Soresina, causato da un drone presumibilmente manovrato da un gruppo di giovani, Spotti chiarisce: «Anche i giovanissimi possono pilotare un drone: per i dispositivi della categoria open, che richiedono l’attestato, l’età minima è di sedici anni. Ma qualora il minore sia sottoposto al controllo di un pilota abilitato, tale soglia può abbassarsi ulteriormente».

A destare, infine, un acceso dibattito, la presenza del drone nello spazio aereo soprastante i giardini Galli, tra i luoghi di aggregazione più frequentati di Soresina.

«A differenza dell’uso dei droni negli spazi chiusi, il loro utilizzo all’aperto è, viceversa, ampiamente regolamentato da Enac», conclude, a tal proposito, Spotti. «Occorrerebbe, infatti, non solo evitare gli assembramenti, ma anche rispettare l’altitudine massima, mantenere il contatto visivo e non sorvolare le zone precluse, tra cui gli aeroporti, le infrastrutture sensibili e i parchi nazionali».

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