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SONCINO

Rischiano di essere investite sulle strisce, il conducente del pullman a processo

Due donne sfiorate nel 2022 si costituiscono parte civile: rottura del braccio, contusioni e trauma emotivo gli esiti dell’incidente

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

18 Settembre 2025 - 16:39

Rischiano di essere investite sulle strisce, conducente pullman a processo

Nel riquadro l'avvocato Emanuela Cattaneo

SONCINO - Il 28 ottobre 2022, hanno rischiato di essere investite sulle strisce pedonali da un pullman di linea che ha tirato dritto. Da quel giorno, un venerdì, Giacomina lì non attraversa più. E lo spavento è stato tale che da allora prende le gocce calmanti. Da quel giorno, l’amica Maria Rosa ha paura ad attraversare. È grazie a Giacomina se le due donne non sono state centrate per un soffio dal mezzo: lei ha afferrato l’amica con una spinta all’indietro. Tutte e due sono finite a terra. Maria Rosa si è rotta un braccio, Giacomina ha preso una gran botta e contusioni al rachide cervicale e alle spalle.

Per le lesioni, la compagnia assicurativa della società del trasporto pubblico le ha già risarcite. Oggi, attraverso l’avvocato Emanuela Cattaneo, si sono costituite parte civile nel processo per omissione di soccorso, l’accusa contestata all’autista, insieme all’altra di non essersi fermato.

Assistito dall’avvocato Stefano Massimiliano Ferrari, il conducente, 53 anni, si difenderà l’11 dicembre, quando saranno sentiti anche tre suoi testimoni e sarà emessa la sentenza. Prima il carabiniere, poi Giacomina e Maria Rosa oggi hanno testimoniato al processo chiamato alle 10.

Erano circa le sei del pomeriggio. Le amiche stavano tornando a casa. Hanno attraversato sulle strisce tra via XXV Aprile e largo Manzella. Il pullman probabilmente non ha visto le due signore. “Mi sono vista le ruote grosse - ha raccontato Giacomina -. Il mio istinto è stato di tirare indietro anche la mia amica, che non si era accorta. Uno spavento. Dall’altra parte c’era un signore che suonava il clacson come per dire al conducente: ‘Non le vedi, fermati’. Quel signore è poi venuto lì, uno spavento. Avevo la pressione a 200”. Nessuna manovra di rallentamento? “No, è passato e andato”.

Sono arrivate l’ambulanza e i carabinieri. “Per fortuna che c’era la telecamera”. I carabinieri hanno guardato il filmato, sono risaliti all’autista e lo hanno poi denunciato. “Non è la prima volta che in quell’incrocio si verificano incidenti”, sottolinea l’avvocato Cattaneo. Da quel venerdì, hanno precisato le due amiche, “non siamo mai state contattate da quell’autista”.

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