L'ANALISI
16 Settembre 2025 - 21:55
Nicola Arrigoni, Paolo Gualandris, Dario Cantarelli, Fausto Cacciatori e Giovanni Schintu
CREMONA - Buon compleanno Dario! Parte l’Happy birthday dalla sala gremita della Società Filodrammatica Cremonese, in occasione della presentazione del volume Io Dario Cantarelli, libro-intervista di Nicola Arrigoni pubblicato da Cremonabooks in sinergia con il quotidiano La Provincia. E come in ogni festa di compleanno non poteva mancare la crostata alle prugne — la preferita di Dario — con sopra il numero 80, le primavere compiute oggi dall’attore legato a Nanni Moretti.
A portare il saluto dell’amministrazione è stato il consigliere Claudio Ardigò, mentre a introdurre l’attore è intervenuto il direttore della Provincia Paolo Gualandris, che ha sottolineato come il volume Io, Dario Cantarelli nasca dalla collaborazione con Cremonabooks per raccontare i cremonesi che hanno dato lustro alla città con il loro ingegno e le loro qualità. Fausto Cacciatori ha svelato l’iniziale ‘no’ dell’attore al progetto del libro-intervista e, dopo una cena amicale, il ‘sì’ strappato con una battuta: «Mi avete proprio fregato». È scattato allora l’applauso complice del pubblico di fedelissimi, che ha seguito con calore il dialogo con Arrigoni.
Cantarelli ha raccontato il suo primo incontro con Nanni Moretti, a villa Pamphili a Roma durante una pausa delle prove del Sogno di una notte di mezza estate. Ha ricordato il debutto con Carlo Cecchi e la celebre prova del Woyzeck, in cui recitò in dialetto il ruolo del capitano al fianco di Paolo Graziosi, guadagnandosi un posto in compagnia. Non sono mancati i ricordi dell’affetto di Moretti, delle domeniche a pranzo da lui e della corsa in teatro subito dopo, «con ancora il cibo in bocca». A introdurlo al cinema fu Nicola Piovani, portandolo sul set di Marcia trionfale di Marco Bellocchio. Cantarelli ha poi evocato l’affetto di Michel Piccoli e l’emozione di calcare la Croisette: «Non è come stare sulla piazza di Isola Dovarese. È stata un’emozione incredibile».
Il pubblico è rimasto incantato quando l’attore ha spiegato che cosa significhi interpretare un personaggio: «È qualcosa di magico, che cerchi in continuazione. A volte non ci dormo la notte, poi improvvisamente arriva e capisci che quella è la cosa che devi fare, che sei altro da te, ma continui a essere te stesso. Un mistero».
Ora che è in pensione confessa: «Tutte le sere sogno di fare uno spettacolo, lungo ore e ore. Una fatica, ma che piacere». L’applauso e gli auguri del pubblico hanno chiuso l’incontro, non prima però che Giovanni Schintu del Filo presentasse la rassegna Caro Dario, che prende il via domani sera alle 20.30 con Bianca di Moretti. Il regista ha inviato un filmato per fare gli auguri al suo amico Cantarelli. La rassegna proseguirà con La messa è finita il 15 ottobre, Habemus Papam il 12 novembre e La grande bellezza il 17 dicembre.
Poi tutti in fila per farsi firmare il libro e fare gli auguri a Dario, splendido ottantenne.
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