L'ANALISI
13 Settembre 2025 - 17:33
Esame di Stato alla Beata Vergine
CREMONA - Partenza amara di anno scolastico alla Beata Vergine. Lunedì, al suono della prima campanella — che vale per primaria, media e liceo — mancherà all’appello la classe prima del liceo linguistico.
Qualche giorno fa una mamma di un possibile iscritto al liceo linguistico parificato ha bussato alla porta del Manin per chiedere di accogliere il figlio, visto che per il numero esiguo di iscrizioni nel collegio della Beata Vergine non è stato possibile attivare la prima.
«S’interrompe una tradizione iniziata nel lontano 1954 — afferma la madre, di origine maltese, in portineria —. Io sono entrata nella congregazione a diciotto anni, mi hanno fatto studiare e prendere l’abilitazione e poi ho insegnato al liceo per anni. Quest’anno non partirà la classe prima, ma non ci diamo per vinte. La speranza è che il prossimo anno si possa formare una nuova prima per continuare la tradizione».
In tutto al liceo linguistico gli iscritti sono 32, divisi nelle quattro classi. Il calo demografico comincia a fare le sue vittime e questo accade soprattutto nelle realtà più piccole, che hanno poco margine per mantenere la sostenibilità di spese e investimenti. È questa la riflessione che accompagna la momentanea pausa che subisce il glorioso liceo linguistico della Beata Vergine, di cui chi insegna da oltre trent’anni ricorda classi con trenta ragazzi e due sezioni sempre piene. Altri tempi.
Un colpo pesante all’istituzione liceale legata all’indirizzo linguistico è arrivato con la nascita dello stesso indirizzo al liceo statale Manin, che ha aperto la possibilità di scelta tra scuola pubblica e scuola parificata. Lo stesso destino — ma bisogna andare indietro di decenni — toccò al liceo artistico Bembo, privato, sostituito e poi cancellato dalla nascita dell’artistico statale in città, dopo una lunga e lenta crisi.
Le suore della Beata Vergine tengono duro: il loro liceo resiste e vuole resistere. Vanno bene gli iscritti alla primaria e alla media, ma evidentemente non è più così automatico che chi inizia il percorso di istruzione alla Beata Vergine poi scelga di proseguire anche al liceo. La possibilità di scelta e il calo della popolazione scolastica hanno costretto la Beata Vergine a non attivare la classe prima per l’esiguo numero di iscrizioni.
Non è il de profundis dello storico liceo linguistico, ma certo è un campanello d’allarme che ci si augura possa rientrare a partire dall’anno scolastico 2026/2027.
Intanto lunedì anche alla Beata Vergine prenderanno il via le lezioni: il rito della scuola non può permettersi il lusso di fermarsi, lo spettacolo deve continuare per il bene dei ragazzi e, magari, guardare avanti immaginando azioni di orientamento incisive che valorizzino le peculiarità del liceo. A condividere il primo giorno di scuola di lunedì saranno anche i numerosi plessi dell’istituto comprensivo Cremona 1. Martedì l’estate sarà davvero finita, per tutti, ma proprio tutti, gli studenti cremonesi.
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