Auto e corpo recuperati con sub e gru

CREMONA - Recuperati l’auto e il corpo della 67enne che sabato mattina ha lasciato una lettera ai familiari e poi alle 6 è entrata nel fiume con la sua vettura di fronte all’ingresso della Baldesio, sul Lungo Po Europa. È stata una lunga e dura giornata di lavoro per i Vigili del fuoco e per le forze dell’ordine, soprattutto per la Guardia di finanza, che con il battello della seconda squadra Unità Navale di Cremona ha garantito anche la sicurezza della navigazione e nei momenti cruciali si è affiancato a quello dei pompieri nei preparativi dell’operazione. Per i parenti e per i tanti amici della donna in attesa sono state ore di angoscia e di dolore; le operazioni non sono state semplici considerate le condizioni del Po, migliorate rispetto ai giorni scorsi, ma sempre con corrente sostenuta e visibilità di pochi centimetri. Un ruolo importante lo hanno avuto anche i meatori dell’Aipo, che con la motobarca Branzino hanno deviato decine e decine di tronchi fluttuanti che la corrente portava a cozzare con le zattere della Mac.

Le operazioni iniziano di primo mattino, con l’arrivo dei Vigili del fuoco di Cremona e del Nucleo sommozzatori di Milano. L’ecoscandaglio conferma la posizione dell’auto affondata e sulla sua direttrice viene calata una zavorra assicurata a una cima fissata alla zattera della Mac. Due sub seguono la fune cercando di raggiungere l’auto. Un primo tentativo va a vuoto; il secondo, annunciato da un sub che appena riemerso esclama «trovata e agganciata», ha successo e il pollice alzato di un ufficiale dei Vigili del fuoco ai colleghi sulla riva ne è la conferma.

Sulla zattera della Motonautica iniziano una serie di incontri per capire il da farsi, come intervenire per riportare in superficie l’auto. Viene deciso di agganciare la vettura con la grande gru dei Vigili del fuoco e di trascinarla sulla riva. Tra le zattere di attracco della Mac viene ricavato un varco per far passare il cavo di acciaio della gru, mentre i due sub sul fondo del Po agganciano la vettura.

Poco dopo le 16 iniziano le operazioni di recupero, lente e prudenti: le barche della Guardia di finanza, di Aipo e dei Vigili del fuoco incrociano sul fiume per garantire la sicurezza e sono pronte a intervenire per qualsiasi evenienza, mentre la Polizia di Stato fa spostare i tantissimi curiosi dal Parco al Po. Dalla riva l’auto viene trascinata sul fondo con grande cautela, il cavo di acciaio è teso, mentre i giri del motore della gru confermano le difficoltà. La vettura riemerge dall’acqua piano piano e viene portata nella Mac, con dentro il corpo della 67enne: l’angoscia e il dolore non lasciano spazio ad altri sentimenti.

Auto affondata: Po gonfio, ricerche ancora ferme

Impossibile per i sommozzatori immergersi per recuperare la 67enne che ieri mattina si è tolta la vita gettandosi nel fiume con la sua Fiat 500L. Al vaglio tre possibilità di azione

Con l’auto nel fiume, inghiottita dalle acque

Il Po gonfio e carico di tronchi impedisce ai sub di recuperare il cadavere della 67enne. L’allarme lanciato da due pescatori alle 6. La donna ha lasciato una lettera ai famigliari